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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Concluso un percorso sperimentale di formazione al teatro in linea verticale, piccoli artisti crescono

Sant'Anastasia - In scena al Metropolitan "La regina delle nevi"(Handersen), una lunga lotta tra bene e male, egregiamente interpretata da 25 ragazzi e ragazze della classe quinta A, del I° I.C. De Rosa, impegnati sul palcoscenico a mettere a...

In scena al Metropolitan "La regina delle nevi"(Handersen), una lunga lotta tra bene e male, egregiamente interpretata da 25 ragazzi e ragazze della classe quinta A, del I° I.C. De Rosa, impegnati sul palcoscenico a mettere a frutto gli insegnamenti di cinque anni di esperienza teatrale. Fin dalla prima elementare, infatti, la loro maestra Rita Fattoruso, con 20 anni di esperienza nel campo teatrale, ha voluto sperimentare per la prima volta un'offerta formativa singolare: insegnare teatro agli alunni di prima elementare e con loro iniziare e concludere un percorso fino alla quinta elementare. Il libero adattamento a cura del prof. Domenico Fattoruso, (passato di attore e regia teatrale a Vicenza), l'inserimento di nuovi personaggi, come angeli, diavoli e un trampoliere a far da gigante delle nevi, e la sua supervisione della regia affidata a Francesca Anastasio, autrice di nuovi dialoghi e "trovate", ha apportato al testo di Handersen vari cambiamenti. La direzione artistica è stata di Rita Fattoruso, coreografia dei balletti a cura di Donatella Corcione, scene e selezione delle musiche di Cettina e Francesca Anastasio; le costumiste sono state soprattutto le mamme, entusiaste di aver accolto il progetto della maestra Rita Fattoruso e di averla seguita fin dalla prima elementare in un percorso educativo durato cinque anni. Il pubblico numeroso ha assistito al prologo ed a quattro atti dell'opera, resa ancor più interessante da intervalli scanditi dagli ospiti d'onore, come l'attore affermato Antonio Merone, che è sceso tra il pubblico a proporre la sua esilarante comicità, il Columbus Trio e il cantautore Mikele Buonocore ( Terra mia e Speranza).
"Ho proposto questa novità didattica, con la speranza di far nascere nella scuola il teatro in verticale, che può continuare in prima, seconda e terza media. E' stata la prima esperienza di teatro – racconta Rita Fattoruso – iniziata con gli alunni di prima elementare e portata con gli stessi alunni fino allo spettacolo di questa sera. La condivisione da parte delle loro famiglie è stata fondamentale, come il supporto della Dirigente Maria Capone e il sostegno mai mancato da parte della vice-preside Nunzia De Falco e delle colleghe. Importante è stato il coinvolgimento anche della mia famiglia, degli amici e di artisti come Antonio Merone e Mikele Buonocore, nonché di tanti volontari e in modo splendido ha prevalso il desiderio dei miei alunni di apprendere, mettersi in gioco, divertirsi e anche emergere". Come Angelo e Gabriele, ma anche altri piccoli attori, attrici e ballerine che hanno dato allo spettacolo un contributo decisivo, strappando applausi.
La preparazione della nuova "fatica" dei ragazzi, che negli anni precedenti hanno messo in scena vari autori, è durata circa cinque mesi, con due ore di lezione extra per 4 giorni a settimana, perché il testo scelto era "molto impegnativo e difficoltoso. Interpretare la regina delle nevi, che dalla solitudine e cattiveria, fa un percorso per arrivare all'innamoramento proprio di un diavoletto e con lui si converte al bene è solo un esempio della bravura di questi piccoli attori – afferma Domenico Fattoruso. L'eterna lotta tra bene e male è vinta dal bene, ma passa dal desiderio, comune anche ai diavoletti, di salvezza dal male attraverso l'amore"."Ho pensato di arricchire il testo di napoletanità, lingua più colorita per sottolineare il contrasto tra cattiveria e bontà – dice la giovane regista Anastasio– e la metamorfosi veicolata dall'amore".
Attraverso temi di italiano di autori di spessore ed artisti gli alunni sono stati condotti per cinque anni alla comprensione del testo, con elementi di base e studio della funzione educativa della cultura e dell'arte."Abbiamo fatto un percorso – conclude Rita Fattoruso - di valori di legalità, del bene comune, di solidarietà, di amicizia, per far crescere delle persone con una cultura fatta bene, essenziale per l'autostima e per valorizzare l'armonia dei gesti del proprio corpo"."Questa è la nostra scuola – dice la Dirigente Maria Capone - una scuola che ha ampia offerta formativa, docenti qualificati che sanno mettere in campo il loro sapere, al solo scopo di trasmettere valori ai nostri ragazzi, coscienti che sono cittadini e saranno loro a costruire la società del domani".

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