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Presentata a Caserta la Guida Slow Wine 2012 : Le Persone al Centro del Movimento del Vino

Caserta - Un' intera mattinata a contatto con il mondo del vino di Terra di Lavoro, è stato questo il filo conduttore che guidato la presentazione della guida Slow Wine 2012 presso i magnifici locali dell'Ente Provinciale per il Turismo di Caserta...

Un' intera mattinata a contatto con il mondo del vino di Terra di Lavoro, è stato questo il filo conduttore che guidato la presentazione della guida Slow Wine 2012 presso i magnifici locali dell'Ente Provinciale per il Turismo di Caserta, all'interno della Reggia.
La manifestazione, organizzata dalla condotta Slow Food di Caserta, di cui è fiduciario Francesco Marconi, si è aperta con il saluto del Commissario dell' Ept Caserta, Alfredo Aurilio, che ha ricordato l'impegno della Regione Campania nel settore del turismo enogastronomico, preannunciando l'organizzazione di una importante manifestazione negli Stati Uniti che vedrà protagonisti i piccoli borghi della Campania.
Marconi, a nome di Slow Food Caserta, ha sottolineato come il connubio vino e turismo sia qui trascurato da imprese ed istituzioni, in controtendenza nazionale, " poche sono le iniziative per implementare un sistema enoturistico, eppure Terra di Lavoro ha una varietà vitivinicola senza pari, dal litorale con il suo trimillenario Falerno, alla zona vulcanica di Roccamonfina, dai colli del medio volturno alla straordinaria alberata aversana dell' Asprinio. Slow Food invita le istituzioni a puntare meno su fiere transoceaniche e maggiomente sulla valorizzazione del territorio, attraverso itinerari ed iniziative di incoming che coinvolgano i produttori, così come in tante parti d'Italia". Marconi ha proseguito ricordando lo spirito della Guida Slow Wine: non solo tecnica di vinificazione ma esame attento delle aziende, del loro passato, della passione delle persone che ci lavorano.
Antonio Puzzi, di Slowfood Campania, ha posto in evidenza i numeri della guida Slow Wine 2012 riguardanti i numeri del vino campano: 1904 Cantine censite grazie al lavoro di circa 200 volontari , 30 grandi vini premiati, tante le imprese che possono fregiarsi del particolare e non standardizzato metodo di classificazione Slow Food, che percorre una scala crescente da Moneta (rapporto qualità -prezzo) a Bottiglia ( valutazione dei prodotti di alta gamma) e Chiocciola, per indicare quei produttori che incarnano appieno la filosofia di Slow Food.
L'intervento dell Avv.Salvatore Avallone, protagonista del rilancio di VITICA, il Consorzio dei Vini Casertani di cui è presidente, si è focalizzato sugli sforzi del consorzio obbligatorio che vive una fase di rilancio organizzativo, grazie all'impegno dei 140 produttori associati. " A Caserta c'è tanto da fare perchè questo territorio è storicamente la culla della viticultura italiana, pensiamo alla storia del Falerno, ma non solo" Alcune produzioni e territori -sostiene Avallone-andrebbero tutelati dalla Soprintendenza ai beni culturali, un esempio è il valore storico dell' Alberata aversana". Terra di Lavoro non ha grandi quantità ma enormi qualità riconosciute dal mercato, tante nostre aziende possono diventare luoghi di scoperta per tantissimi enoturisti, sul modello delle campagne francesi di Borgogna.
Luciano Pignataro, responsabile della guida per le regioni di Campania, Basilicata e Calabria, ha costruito, nel suo intervento, intense riflessioni sul cambiamento del mondo del vino a tutti i livelli, che ha riportato alla centralità del territorio di origine, oltre che del prodotto in se, perchè- Ha sostenuto Pignataro-" Il vino è viaggio nel territorio, movimento identitario che porta ogni regione a consumare in via prioritaria i propri vini, per questo la complessità dei territori va raccontata, ed è quello che Slow Wine ha tentato di fare, non chiedendo alle aziende, come fanno molte guide, anche con poca trasparenza, di spedire campioni da analizzare, ma recandosi dai produttori, valutando anche la storia produttiva e valoriale". Da Pignataro è venuta una stoccata alle istituzioni degli ultimi vent'anni riguardo l'eccessivo consumo di territorio che ha forzato le scelte verso il guadagno immediato di una rendita immobiliare, concedendo licenze edilizie a tutto spiano, e mortificando, anche con una legislazione punitiva per l'impresa, la rendita agricola ed il lavoro contadino: La politica di ogni colore, nata da movimenti novecenteschi che si fortificavano dimenticando la campagna, ha umiliato la terra, e le organizzazioni agricole non hanno saputo fare lobby positiva, a tutto questo, al sud si è aggiunto anche una scarsa propensione all' associazionismo che ha determinato la solitudine nel produttore di fronte alle cementificazioni e alla diminuzione drastica dei margini di remunerazione del lavoro.
L' incontro, partecipato da un pubblico attento e numeroso, è stato moderato dal direttore di www.Campaniaslow.it, Alessandro Tartaglione e concluso dalla dotta esplicazione della storia dei vitigni campani da parte del Sommelier Francesco Di Mezza e con una graditissima degustazione delle produzioni vitivinicole di Terra di lavoro, con 15 aziende che hanno fatto degustare anche alcune pregiate novità da poco sul mercato. Tra i partecipanti all' happening è stato estratto un delizioso premio, una ottima torta al vino ( in foto in home) della giovanissima ed affermata Cake Designer Roberta Notarangelo.

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