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Convegno Cgil: rilancio del turismo in provincia di Caserta

Caserta - Il tema del turismo come settore-chiave per la ripresa economica della provincia di Caserta, è stato al centro del convegno intitolato "Beni Culturali e Turismo: dalla Reggia di Caserta al Territorio", svoltosi questa mattina, a partire...

Il tema del turismo come settore-chiave per la ripresa economica della provincia di Caserta, è stato al centro del convegno intitolato "Beni Culturali e Turismo: dalla Reggia di Caserta al Territorio", svoltosi questa mattina, a partire dalle ore 9.30 presso l'Aula Magna della Scuola Superiore Pubblica Amministrazione, nella Reggia di Caserta.
L'incontro, al quale hanno partecipato anche Pio Del Gaudio Sindaco di Casertae Domenico Zinzi Presidente della Provincia di Caserta, è stato presieduto dal Segretario Generale Funzione Pubblica Cgil Regione Campania Antonio Crispi, Esso è stato particolarmente partecipato e ravvivato dagli apprezzati interventi dei relatori, tra cui Eliana Guadagnuolo, Funzione Pubblica CGIL Beni Culturali Provincia di Caserta, Camilla Bernabei Segretario Generale CGIL Provincia di Caserta, Tommaso De Simone Presidente Camera di Commercio di Caserta, Paola Raffaella David, Dirigente -Soprintendenza Bapsae di Caserta e Benevento, Umberto Pugliese, Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Provincia di Caserta, Gregorio Angelino Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania, Claudio Meloni Coordinatore Nazionale Beni Culturali Funzione Pubblica CGIL Nazionale, Salvatore Chiaromonte, Segretario Nazionale Funzione Pubblica Cgil, al quale sono state affidate le conclusioni. Il tema dominante, dunque, è stato quello del turismo come leva importante per rilanciare un'economia in forte difficoltà come quella della provincia di Caserta e i vari interventi che si sono succeduti hanno evidenziato la tematica osservandola da varie angolazioni, dando luogo ad un dibattito, che seppure permeato da qualche tratto polemico, si è rivelato complessivamente stimolante.
In particolare Camilla Bernabei ha prospettato la possibilità di creare posti di lavoro in un settore, quello del turismo, nel quale Caserta può competere con altri siti, che però si attrezzano meglio, offrendo dei servizi che riescono ad attrarre flussi turistici tutto l'anno e visite prolungate. Il turismo, quindi, che dovrebbe essere un settore chiave dell'economia casertana, finisce per essere accantonato a vantaggio di altre priorità, rimanendo fanalino di coda. Eppure le potenzialità maggiori della provincia di Caserta sarebbero da ricercare proprio nel turismo. Basterebbe passare in rassegna la ricchezza dei tanti siti culturali casertani a darci l'idea dell'importanza culturale della Provincia, anche se quando si pensa a Caserta si pensa alla Reggia e al suo meraviglioso parco. Già il Belvedere con la sua storia e la sua seta e i suoi antichi telai ancora funzionanti o l'anfiteatro di Capua, oppure Casertavecchia, e tante attrattive ci svelano la molteplicità di un'offerta culturale che chiede solo di essere valorizzata! Invece a ben considerare si nota che molte potenziali attrattive purtroppo versano nell'incuria e nel decadimento e ci mostrano il degrado dei siti culturali in provincia. In particolare si può fare riferimento allo scempio della Reggia di Carditello, bene di tutti, che non si riesce a salvaguardare e precipita sempre più lontano da una soluzione adeguata!
Il problema a Caserta è che non si fa quasi niente per attrarre turisti. Mancano, infatti, proposte adeguate che possano indurre i singoli o le famiglie a visitare non fuggevolmente le bellezze del territorio, perché attratti anche da strutture attrezzate "per tutte le tasche", e da invitanti percorsi enogastronomici. Al tutto si aggiunge un sistema di trasporti, più che carente, che non offre al turista che esce dalla Reggia, la possibilità di spostarsi nei luoghi vicini.
È dunque necessario che si cominci a far strada anche in Italia e soprattutto a Caserta, la consapevolezza che le politiche culturali sono una sfera non trascurabile dell'economia, di cui possono diventare un asse portante. La cultura, e con essa il turismo, devono essere considerati la carta vincente per il Paese, ma per ottenere tutto ciò occorre concretizzare una fattiva collaborazione fra lo Stato, le Regioni, gli Enti locali, in materia di politiche di tutela e valorizzazione dei beni culturali.

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