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Santa Barbara ha accolto il Vescovo Spinillo

Caserta - Domenica 16 marzo il Vescovo Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa ed Amministratore Apostolico della Diocesi di Caserta, ha presieduto la santa Messa delle ore 11.00 nella Parrocchia di San Nicola di Bari in Santa Barbara di Caserta...

Domenica 16 marzo il Vescovo Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa ed Amministratore Apostolico della Diocesi di Caserta, ha presieduto la santa Messa delle ore 11.00 nella Parrocchia di San Nicola di Bari in Santa Barbara di Caserta. Una splendida giornata primaverile ha fatto da cornice all'incontro tra il Presule e la comunità cristiana dell'antica borgata pedemontana, guidata dai sacerdoti don Giuseppe Di Bernardo e don Franco Greco, che si sta preparando a celebrare un importante anniversario: il 230° anniversario della fondazione ufficiale della locale Arciconfraternita. La costituzione del Sodalizio di Santa Barbara ha infatti le sue origini nel XVIII secolo, mediante il Regio Decreto firmato da re Ferdinando IV il 14 giugno 1784 sotto il titolo di "Confraternita Monte dei Morti e SS. Vergine delle Grazie"; in data 2 agosto 1929 le fu attribuito il titolo di Arciconfraternita. La sua sede è costituita da un corpo di fabbrica costruito sul lato sinistro della Chiesa Parrocchiale e composto da una Cappella, dall'Oratorio e da una Cripta sottostante. Nella Cappella oltre ad un prezioso altare in marmi policromi di scuola napoletana vi è una scultura lignea policroma raffigurante la Ss.Vergine delle Grazie, comunemente e "familiarmente" chiamata dai devoti "la statua della Madonna delle Grazie"; l'opera, la cui realizzazione risale alla fine del XIX secolo, oltre ad essere oggetto di una fortissima secolare devozione ha un notevole valore artistico in quanto, tranne la base, la scultura è stata scolpita a mano da un unico tronco di legno di ulivo, coltivazione agricola caratteristica della zona. L'autore fu ex ergastolano, rimasto anonimo per sua richiesta, che scampato alla pena e rimasto in zona volle scolpire una statua quale voto per grazia ricevuta dalla Ss.Vergine delle Grazie; la scultura fu dallo stesso ceduta alla Confraternita, la quale sin dalla costituzione era intitolata alla Vergine e fu anche un dono ai confratelli, quasi tutti contadini, che lo avevano aiutato nella sua latitanza. Tra le sacre funzioni della parrocchia quella riservata alla Madonna delle Grazie riceve il più alto ed importante tributo sia come espressione di fede che di manifestazione popolare; nonostante la liturgia mariana abbia come canone classico le date dell'otto dicembre, del mese di maggio e del 2 luglio, è rimasta la tradizione di programmare i festeggiamenti nella terza domenica di luglio, periodo scelto in coincidenza di un periodo di pausa del lavoro dei campi e di ferie dei numerosi immigrati del paese, soprattutto in America. Mons. Spinillo domenica scorsa è rimasto incantato dalla bellezza paesaggistica del borgo e dalla sua caratteristica chiesa, non ha taciuto parole di simpatia ed apprezzamento per il cammino parrocchiale intrapreso. In particolare, nella sua toccante omelia, ha spezzato la Parola della seconda domenica di Quaresima, ricordando come l'uomo sia tentato, così come lo fu Gesù, ma comunque chiamato a fare delle scelte che lo proiettino verso la gloria. Nella Trasfigurazione di Gesù ogni credente è chiamato a contemplare il suo futuro di comunione con Dio. Con queste profonde espressioni il Vescovo ha esortato i numerosi presenti, tra cui i confratelli dell'Arciconfraternita, con a capo il Priore Pietro Casella, a camminare sempre ascoltando Gesù e in comunione con la Chiesa, nonché della voce dei sacri pastori. Nell'occasione alla abituale veste confraternale - composta da una cappa (mozzetta) di colore azzurro sopra un camice bianco annodato alla vita da un cordone azzurro – sono state benedette le nuove mozzette nere, con i cingoli violacei e il nuovo turibolo processionale. I componenti del Seggio Priorale sono stati rivestiti personalmente da Mons. Spinillo dei loro abiti propri ornati dei gradi (stelle dorate). Questi abiti saranno utilizzati nella manifestazione annuale del Calvario del Venerdì santo e per il culto dei defunti; non bisogna, infatti, dimenticare che il titolo di "Monte dei Morti" caratterizza l'associazione per tale importante scopo. Tra i beni immobili del Sodalizio presso il Cimitero di Caserta vi è una Cappella funeraria composta da quasi ottocento loculi, dove sono tumulati i parroci-padri spirituali, i confratelli di sacco e gli aggregati. Un ricco programma spirituale e culturale condurrà il fedeli della parrocchia di Santa Barbara fino al 14 giugno p.v. quando si celebrerà solennemente la fausta ricorrenza.

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