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Omaggio a Rudolf Nureyev: 'Il Divo alla Scala'

(Milano) Il 6 gennaio del 1993 moriva il più grande danzatore del Novecento, soprannominato il "tartaro volante". Nato su un treno della Transiberiana, fuggito dalla Russia, ha rivoluzionato per sempre il balletto, prima come ballerino e poi come...

(Milano) Il 6 gennaio del 1993 moriva il più grande danzatore del Novecento, soprannominato il "tartaro volante". Nato su un treno della Transiberiana, fuggito dalla Russia, ha rivoluzionato per sempre il balletto, prima come ballerino e poi come coreografo. Rudolf Nureyev nacque il 17 marzo del 1938 su un treno della Transiberiana da una famiglia povera. E' cresciuto in un villaggio vicino a Ufa, nella Baschiria. Ciò che ricordava di più della sua infanzia era proprio la fame. Mostre, spettacoli incontri, ma soprattutto interpretazioni nei grandi Teatri dell'Opera di tutto il mondo ispirate alla personalità del grande ballerino russo. La scala di Milano lo ricorderà con 'Il lago dei cigni' in scena al Piermarini a giugno e ottobre. In Russia sara' il Balletto del Teatro del Kremlino di Mosca ad omaggiare uno dei suoi piu' illustri figli con 'Cenerentola' in agenda a settembre.
La «prima volta» di Rudy alla Scala porta la data del 9 ottobre 1965, quando anche il pubblico milanese poté finalmente vedere da vicino quel ballerino russo di cui tutti i giornali parlavano con entusiasmo e curiosità. Quella sera (di cui negli archivi della Rai di Milano restano come testimonianza alcune immagini in bianco e nero) a calcare il magico palcoscenico in Romeo e Giulietta, insieme al ballerino russo, scappato all'improvviso dopo una tournée dall'aeroporto di Le Bourget, c'era Margot Fonteyn, la Lady del balletto inglese.

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