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Superbonus 'paralizzato', l'allarme degli architetti: "Per colpa di pochi paga tutto il comparto"

Il sistema 'antifrodi' del governo che blocca la cessione del credito penalizza i professionisti

“Da presidente di un ordine professionale, ma ancor prima da libero professionista, spero che tutti i soggetti che hanno agito nel sistema di frodi alle norme sul Superbonus 110%, siano raggiunti al più presto da opportuni provvedimenti sanzionatori di natura penale ed amministrativa. Questo tipo di condotta ha indotto il Governo ad emanare misure "antifrodi" che rischiano di creare un totale stallo in un comparto che aveva creduto ed investito con grande energia nel sistema dei bonus e delle cessioni di credito. Ancora una volta in Italia, per colpa di pochi, migliaia di persone rischiano di aver gettato all'aria anni di lavoro". A lanciare l’allarme è Raffaele Cecoro, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Caserta, all’indomani del blocco degli interventi per il miglioramento energetico e sismico delle abitazioni causato dalla cancellazione della cessione multipla del credito delle aziende alle banche, come prevista dal recente Decreto Legge Sostegni Ter.

"La pezza è peggiore del buco, è proprio il caso di dire, atteso che le norme antifrodi in materia di cessione dei crediti per bonus edilizi, hanno colpito unicamente imprese e professionisti, oltre che i proprietari delle case oggetto degli interventi, cioè di coloro che hanno agito in assoluta correttezza e che rappresentano la gran parte della platea di beneficiari e attuatori del Super bonus. Dal D.L. Sostegni Ter è derivata l’assurda conseguenza che tutte le attività professionali e tecniche si sono di colpo interrotte e, complici anche le continue modifiche alle norme sui bonus edilizi, oggi corriamo il rischio che migliaia di interventi non vengano più attuati. È quanto mai necessario che il Governo intervenga subito con un nuovo Decreto che superi le criticità e sblocchi definitivamente un settore in grande ripresa”, continua il vertice degli architetti, dei pianificatori, dei paesaggisti e dei conservatori di Terra di Lavoro.

“C’è un altro rischio da evitare assolutamente e che vede imprese e tecnici, senza la disponibilità di liquidità, non poter né pagare i fornitori, i dipendenti, gli enti previdenziali e, laddove le fatture già siano state emesse e non pagate, né versare Iva e tasse. Del resto, solo attraverso i bonus edilizi si potrà davvero rigenerare il patrimonio immobiliare italiano, ormai datato sotto il profilo della sicurezza sismica e dell’efficientamento energetico. Pertanto, si reprimano le frodi finora commesse dai responsabili ma, nel contempo, non si blocchi l’intero settore dell’edilizia e del mondo delle professioni tecniche”, conclude Cecoro.

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