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Economia

Arriva anche a Caserta la protesta dei 'riders': "Fetta importante del mercato del lavoro senza un contratto"

La mobilitazione della Cgil. Della Corte: "Non si possono barattare le tutele con lo stipendio"

Anche a Caserta la mobilitazione regionale "In giro per i diritti" promossa da Nidil CGIL Campania e rivolta ai riders, i lavoratori impegnati nel trasporto di cibo per le piattaforme digitali.

Nell’epoca del Covid-19, in mesi in cui i riders sono stati tra i lavoratori che mai si sono fermati e sono stati più esposti ai pericoli del contagio, si fa sempre più urgente la necessità di individuare forme di tutela per questi lavoratori.

“Riders, ciclofattorini, drivers. In qualsiasi modo li si voglia chiamare, questi ragazzi - giovani ma non solo - ormai rappresentano una fetta importante del mercato del lavoro, eppure ancora oggi mancano di un contratto vero, che li tuteli, che gli assegni diritti, che li consideri veri e propri lavoratori” dichiara Tammaro della Corte, segretario generale Nidil Cgil di Caserta. “In Terra di Lavoro è un fenomeno in crescita ma non si può barattare l'esigenza di un guadagno con la mancanza di tutele. Partiremo con una serie di assemblee sul territorio legate alla più ampia mobilitazione regionale e nazionale per vedere riconosciuti a pieno i loro diritti, affinché non siano più invisibili”.

“L’obiettivo condiviso della Nidil-CGIL Campania e delle relative categorie provinciali – afferma Antonella Pacilio, segretaria Nidil-CGIL Campania – è arrivare a costruire una coscienza collettiva sulla gig economy ed aumentare la consapevolezza su questa tipologia di lavoratore atipico, soprattutto in vista dell’entrata in vigore della legge nazionale che ne cambierà l’inquadramento in maniera non ancora del tutto chiara”.

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