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Economia

Ferraro è il nuovo presidente provinciale di Fiepet Confesercenti

L'imprenditore traccia gli obiettivi per le attività dell'alto casertano: "Somministrazione ai tavoli in zona gialla almeno fino alle 22"

Gli operatori del settore pubblici esercizi hanno eletto Nicola Ferraro presidente provinciale della Fiepet (Federazione italiana esercenti pubblici e turisti) aderente a Confesercenti Caserta. La candidatura è stata avanzata dal presidente Salvatore Petrella, in quanto Ferraro è un operatore del settore con attività tra Caserta, Marcianise ed Aversa, una figura che può rappresentare e fare da trade union con i colleghi della categoria ristoranti-bar di tutta la provincia in un momento così delicato legato alla crisi provocata dal Covid-19.

“Sono lunsingato della carica affidatami ad una unanimità dai colleghi ai quali cercherò di non dare delusioni. Mi preme ringraziare il presidente a Salvatore Petrella, il direttore Gennaro Ricciardi, in particolare Ivan Fiorillo anch’egli neoeletto presidente cittadino, Giuseppe Delli Paoli, Michele Della Rocca, Beniamino Fusco, il maestro Franco Pepe, Micheal Setaro ed altri operatori - ha affermato Ferraro - La mission sarà quella di creare una vera rete e far sinergia tra gli associati della categoria ristoranti e bar che molto spesso si perdono in una mentalità concorrenziale, anche sleale, che certo non aiuta l’intero comparto e perciò cercherò di creare momenti conviviali, appuntamenti e salotti che possano permettere confronti e crescita professionale e far crescere il sistema Confesercenti".

"Il mio primo impegno sarà quello di presentare un istanza al nazionale affinché si possa essere sensibili rispetto al particolare disagio che vivono gli esercenti dei piccoli comuni, specie dell’alto casertano con bassa densità abitativa che, nonostante la zona gialla e quindi con chiusura limitata alle 18, non generano corrispettivi e quindi costretti a rimanere chiusi - ha aggiunto Ferraro - Pertanto chiederemo di espandere l’orario di apertura, soluzione che gioverebbe tutte le attività di periferia ed anche le medie strutture che pur lavorando a pranzo non riescono a colmare i costi di gestione. Insomma consentire la somministrazione ai tavoli in zona gialla almeno fino alle 22 potrebbe essere la giusta soluzione che possa arginare le perdite in piena sicurezza ed evitando comunque gl’asseblamenti della movida. Altro punto sul quale mi concentrerò volendo guardare con sguardo ottimistico il futuro è volto a fare convezioni con gli istituti di credito al fine di abbattere le commissioni sul transato pos che potrebbe lievitare con il programma cashback già in vigore, nonostante il bonus pos 2021 che copre attraverso un credito d’imposta il 30% delle commissioni addebitate all’esercente escludendo però le imprese che superano i 400mila euro di fatturato e perciò costretti a cedere parte della marginalità già drasticamente ridotta per via della pressione fiscale. Insomma - conclude Ferraro - a quanto pare credo che c’è un gran da fare in quel che era considerato l’unico mercato capace di non risentire la grave crisi finanziaria del 2007-2008”.

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