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Economia

Il Ministro al Consorzio: "Mozzarella eccellenza da portare nel mondo" | LE FOTO

Appello a Centinaio al vertice dei marchi Dop: "Bloccare il piano dazi di Trump contro i formaggi italiani"

"La mozzarella di bufala campana è un'eccellenza che dobbiamo portare nel mondo". Lo ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, oggi ospite del Consorzio della Mozzarella, nelle Cavallerizze della Reggia di Caserta, dove si è svolta l'assemblea dei Consorzi dei prodotti Dop e Igp italiani sul futuro del Made in Italy, tra nuove regole, sviluppo del turismo e impatto economico.

IL MINISTRO A CASERTA

"Per me è made in Italy tutto ció che viene allevato, pescato e coltivato in Italia - ha detto Centinaio - il settore agroalimentare sicuramente fa da promozione anche per il turismo. Dietro una mozzarella c'è la Reggia di Caserta come tutto il territorio, così come dietro un bicchiere di vino un'area rurale sconosciuta. Fondamentale l'abbinamento agricoltura, territorio, cultura per sviluppare anche il turismo. Con l'Europa - ha detto ancora il Ministro - bisogna discutere di tutti quei prodotti importati, penso all'olio della Tunisia, che danneggiano i nostri prodotti. Faremo una lotta serrata all'italian sounding".  

L'ASSEMBLEA

L'incontro si è aperto con i saluti istituzionali del Presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop Domenico Raimondo e del Presidente di Origin Italia Nicola Cesare Baldrighi ed è stato moderato dal Direttore della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati. "Interverremo anche su alcuni Consorzi - ha aggiunto il ministro, che ha visitato anche Palazzo Reale - per cercare di rinnovarli e soprattutto sui controlli perchè è impensabile che i controllori siano anche i controllati". 

Nel corso della tredicesima Assemblea dei Soci di Origin Italia è arrivato anche il grido d'allarme da parte degli addetti ai lavori sul piano di dazi aggiuntivi degli Stati Uniti contro i formaggi italiani e sulla necessità di tutelare il Made in Italy. È stato questo l’appello di Domenico Raimondo, presidente dell’Associazione dei Formaggi Italiani Dop e Igp (Afidop), nonché alla guida del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, che si unisce al coro di proteste del settore lattiero caseario italiano nei confronti dell’offensiva Usa.

L'ALLARME DAZI

E proprio l'offensiva statunitense - dopo che lo scorso aprile il governo Trump ha diffuso una lista di prodotti europei che potrebbero essere soggetti a dazi aggiuntivi, a seguito della disputa Usa-Ue sugli aiuti di stato al settore aeronautico, tra cui alcuni formaggi Dop - è stata al centro del colloquio tra Raimondo e Centinaio.

"A loro avviso, i formaggi Dop e i tarocchi statunitensi che sfruttano la fama delle nostre specialità possono e devono coesistere senza distinguo nel mercato statunitense, in quello europeo e in qualsiasi parte del mondo – commenta il presidente Raimondo – Una posizione inaccettabile e da contrastare con rapidità e impegno di tutti”.

Centinaio a Caserta

Raimondo incalza: “Nonostante non si conosca ancora l’entità delle imposte che gli Usa intenderebbero introdurre, l’applicazione di dazi aggiuntivi rispetto a quelli già previsti rappresenterebbe un duro colpo per le esportazioni di prodotti lattiero caseari italiani negli Stati Uniti, primo mercato di sbocco extracomunitario per i nostri formaggi, che copre il 10% del valore complessivo delle vendite all’estero. Nel 2018 i nostri imprenditori hanno esportato più di 31 milioni di chili di formaggio, per un valore complessivo di più di 272 milioni di euro”.

Afidop si rivolgerà anche ai neo eletti eurodeputati, “affinché l’Ue faccia sentire forte e compatta la sua voce”, chiede Raimondo e aggiunge: “Ringrazio il ministro Centinaio, che ha mostrato grande sensibilità e sostegno a questa battaglia da condurre tutti insieme”. Lo scenario paventato renderebbe vani i grandi sforzi che ciascun Consorzio ha fatto per tutelare una Dop o una Igp nel mondo, così come gli ingenti investimenti sostenuti dalle aziende che hanno creduto nel sistema di qualità europeo. “Bisogna bloccare subito l’iniziativa, per questo è fondamentale il supporto delle istituzioni nazionali e comunitarie, per scongiurare uno scenario che sarebbe disastroso per la tutela del Made in Italy”, conclude Raimondo. 

LO SCENARIO 

Circa il 90% delle esportazioni del settore lattiero caseario sono formaggi, la categoria più esportata che contribuisse alla diffusione del Made in Italy nel mondo. Lo scorso anno sono state esportate 418 mila tonnellate di prodotto per un valore di più di 2,8 miliardi di euro. In questo caso, il saldo della bilancia commerciale è positivo: +1 miliardo di euro. L’incremento dell’export di formaggi nel 2018 è stato solo dello 0,7%, ma questo è dovuto principalmente al calo registrato nel Regno Unito (-8%) e negli Stati Uniti (-15%), rispettivamente la nostra terza e quarta destinazione. Nel primo caso si è risentiti dell’incertezza Brexit; nel secondo del crollo degli acquisti di Pecorino Romano che hanno segnato un -40% sull’anno precedente.

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