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Economia Sessa Aurunca

Il socio russo lascia la 'Manucor'

Cambia la struttura azionaria: esce Sibur ed ai manager va il 5% della società

Manucor S.p.A, uno dei principali produttori europei di film in polipropilene biorientato (BOPP) per il packaging flessibile per alimenti, nastri ed etichette autoadesive e wrap-around, con sede a Milano e stabilimento di produzione a Sessa Aurunca, comunica che, il 16 gennaio 2023, si è completata una complessa operazione a seguito della quale il socio Biaxplen LLC, società del gruppo russo Sibur, è uscito dal capitale sociale di Manucor.

A seguito dell’operazione, L&M S.p.A., società appositamente costituita da Luigi Scagliotti e Matteo Rossini, rispettivamente Amministratore Delegato e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Manucor, è diventata titolare di una partecipazione pari al 5% del capitale sociale mentre l’altro socio Loren SPV S.r.l. ha accresciuto la propria partecipazione al 95% del capitale sociale. L’operazione è stata finanziata da Cherry Bank S.p.A.

Fondata nel 1987 dalla famiglia Manuli come Manuli Film, Manucor ha avuto diversi passaggi di proprietà, fino all’acquisto da parte di Pillarstone nel 2018, nell’ambito di un’operazione di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario e di ricapitalizzazione. Nel 2019, dopo aver realizzato una prima parte del rilancio operativo, Pillarstone ha ceduto il 50% del capitale sociale a Biaxplen e il restante 50% è stato sottoscritto da Loren SPV, una società di cartolarizzazione i cui noteholders - beneficiari economici del portafoglio di crediti e di equity di Loren - sono primarie istituzioni bancarie e finanziarie italiane.

Nel 2022, a seguito delle tensioni geopolitiche collegate alla guerra in Ucraina, si è reso necessario ridurre la partecipazione di Biaxplen al di sotto del 50% del capitale sociale fino al completo disinvestimento del socio russo attraverso l’operazione conclusa il 16 gennaio 2023.

Il cambio di azionariato consentirà a Manucor di operare in maniera più efficiente con fornitori e clienti e di avvantaggiarsi di eventuali sinergie con altri operatori e investitori. Manucor si appresta a chiudere il 2022 con fatturato di €225,7 mln, un EBITDA di 13 milioni di euro ed un utile di 5,7 milioni di euro nonostante l’andamento dei costi energetici che sono cresciuti del 157% rispetto all’anno precedente. Il piano triennale prevede risultati in linea con il biennio concluso e l’azzeramento dell’indebitamento finanziario. Lo Studio Legale Cappelli RCCD è stato il deal counsel dell’operazione mentre Cherry Bank è stata assistita da LCA Studio Legale.

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