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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Mercato immobiliare fermo al palo: nel casertano flessione del 17%

Lo studio di Abitare sui dati dell'osservatorio dell'Agenzia delle Entrate

Il lockdown ferma il mercato immobiliare che nel primo trimestre del 2020 fa registrare una flessione del 17% in provincia di Caserta, un punto e mezzo in più rispetto alla media nazionale. Lo rivela un'analisi del Centro Studi di Abitare Co., società di intermediazione immobiliare focalizzata sulle nuove residenze, sui dati forniti dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

A livello regionale le compravendite di abitazioni in Campania sono calate rispetto allo stesso trimestre del 2019 del 20,5%, con 6.999 transazioni. La Campania si posiziona tra le regioni al 9° posto in Italia per numerosità e al 3° posto per calo percentuale più marcato.

A livello territoriale, nel nel primo trimestre si registra una flessione delle compravendite in tutte le province, con i valori più marcati a Benevento (-28,2% sul I trimestre 2019) e Salerno (-24,4%). Seguono Napoli (-19,7%), Avellino (-19,0%) e Caserta (-17,0%).

Le province che hanno registrato il maggior numero di compravendite sono state, nell’ordine, Napoli (3.872), Salerno (1.357), Caserta (1.108), Avellino (416) e Benevento (246). Sul fronte dei pressi tra le città capoluogo di provincia, Napoli è la più cara, con prezzi che si attestano a 2.450 euro al metro quadro, seguita da Salerno con 2.370 euro, Caserta con 1.480 euro, Avellino con 1.250 euro e Benevento con 1.060 euro.

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