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Energia: dal 1° gennaio 2016 doppio calo per le bollette italiane, elettricità -1,2% gas -3,3%, sull’anno risparmi per quasi 60 euro

Dal 1° gennaio 2016 doppio ribasso per le bollette dell’energia. Per la famiglia-tipo (consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui) la bolletta...

Dal 1° gennaio 2016 doppio ribasso per le bollette dell’energia. Per la famiglia-tipo (consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui) la bolletta dell’elettricità registra infatti un calo del -1,2%, mentre per la bolletta gas la diminuzione sarà ancor più decisa, con un -3,3%, confermando risparmi complessivi nei 12 mesi per quasi 60 euro. E’ quanto prevede l’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il primo trimestre 2016. Per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (1° aprile 2015- 31 marzo 2016) sarà di circa 505 euro, con un calo del -1,4% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2014 - 31 marzo 2015), corrispondente ad un risparmio di circa 7 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo per lo stesso periodo sarà di circa 1.093 euro, con una riduzione del -4,4%, corrispondente a un risparmio di circa 50 euro rispetto all’anno scorrevole. Il risparmio complessivo nei 12 mesi dell’anno scorrevole per elettricità e gas sarà quindi di 57 euro per famiglia tipo.

L'inizio 2016 inoltre si pone come crocevia di applicazione di diverse riforme dell'Autorità, dal nuovo periodo di regolazione elettrico alla nuova bolletta 2.0, dalla remunerazione più selettiva delle infrastrutture ai primi passi della roadmap dell’Autorità verso l'uscita dalle Tutele di prezzo, passando attraverso la 'liberazione' del vettore elettrico, quello ambientalmente più sostenibile tra tutti i vettori energetici diffusi, dai vincoli derivanti da un passato che ne minavano la ‘par condicio’ rispetto agli altri vettori. L’Autorità ha infatti approvato anche le regole per il nuovo periodo regolatorio (2016-2023) per il settore elettrico (trasmissione, distribuzione e misura) che contribuiscono alla determinazione complessiva dell’aggiornamento. Un passo fondamentale nell’ammodernamento della regolazione verso logiche di accresciuta selettività, cioè premiando quegli investimenti che portano utilità e innovazione al cliente finale, recuperando efficienza nella gestione delle reti esistenti. Questo nuovo corso regolatorio rimette al centro il servizio reso ai clienti, in un quadro favorevole agli investimenti, sia grazie ad una rinnovata stabilità e prevedibilità della regolazione, sia attraverso regole specifiche di incentivazione degli sviluppi di reti intelligenti per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili ed accumuli, per il potenziamento e la flessibilità ‘dell’ultimo miglio’ dell’utenza domestica e per garantire a tutti le informazioni sul proprio profilo energetico tramite le tecniche di smart metering. La manovra, tenendo conto anche degli effetti della recente riforma delle modalità di determinazione del tasso di remunerazione per le infrastrutture regolate (sia gas che elettriche, delibera 583/2015/R/com), prevede consistenti risparmi per i clienti finali stimabili, per il solo settore elettrico nel 2016, nell’ordine di circa 700 milioni di euro. L’intervento dell’Autorità, giunto a valle di un complesso e articolato processo di consultazione durato oltre un anno, consente anche di più che compensare, con riferimento al cliente domestico tipo, gli effetti del primo passo della riforma delle tariffe domestiche deciso dall’Autorità a inizio dicembre (delibera 582/2015/R/eel).

Nel complesso considerando congiuntamente il settore gas e il settore elettrico, per quanto riguarda le tariffe che coprono i costi di rete, la riduzione delle tariffe decisa dall’Autorità, sempre per il 2016, vale circa 1 miliardo di euro. Con la fatturazione dei primi consumi del nuovo anno per tutti è in arrivo anche la ‘bolletta 2.0’, più semplice e chiara: un solo foglio con tutti gli elementi essenziali di spesa e di fornitura ben evidenziati, con un format più snello, moderno e termini semplificati. Una novità che arriverà anche sui nostri computer-tablet-smartphone per chi la riceverà on line. E proprio per chi, ancora in Tutela, sceglierà di ricevere la bolletta in formato elettronico con addebito automatico sul proprio conto è stato previsto un ulteriore sconto di circa 6 euro all’anno, sia per l’elettricità che per il gas4 . Una riduzione in linea con quanto già previsto da alcune offerte del mercato libero. Nel I trimestre del 2016 il ribasso per l’energia elettrica è sostanzialmente dovuto ad un forte calo dei costi complessivi per l’approvvigionamento della “materia energia” che riflette le dinamiche di prezzo sul mercato all’ingrosso, ad un leggero adeguamento al ribasso degli oneri di sistema e ad un lieve ribasso delle tariffe di trasmissione, distribuzione e misura; cali in parte controbilanciati da un aumento delle componenti relative all’attività di commercializzazione della vendita al dettaglio.

Anche per il gas la decisa riduzione è sostanzialmente dovuta al forte calo della componente materia prima che riflette l’andamento dei mercati e, in particolare, le aspettative al ribasso riflesse nelle quotazioni a termine nei mercati all’ingrosso in Italia e in Europa per il prossimo trimestre (con prezzi previsti inferiori di oltre il 10% rispetto alle attese incorporate nei prezzi rilevati solo tre mesi fa con riferimento allo stesso periodo, invertendo anche la normale ciclicità legata alla stagionalità). Cali che grazie alla riforma gas dell’Autorità6 del 2012, capace di intercettare subito i segnali di prezzo all’ingrosso, vengono immediatamente trasferiti ai consumatori finali, con effetti particolarmente significativi in occasione dei più alti consumi invernali. In leggero calo anche le tariffe di distribuzione e misura e i costi per il trasporto. Energia elettrica – Nel dettaglio, il ribasso per l’energia elettrica riflette prima di tutto il forte calo dei costi di approvvigionamento complessivo della “materia energia” sostenuti dall’Acquirente Unico, in parte già determinati e in parte stimati (che contribuisce a un -3,4% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo). All’interno della componente ‘approvvigionamento’ si registra inoltre una stabilità dei costi di dispacciamento e un leggero aumento della perequazione, anche per il recupero degli scostamenti tra costi effettivi e stimati legati ai picchi di consumo registrati lo scorso luglio. In diminuzione anche il fabbisogno degli oneri di sistema (contribuendo in totale per un -1,2% alla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo), in particolare per la transitoria sospensione della componente Ae (agevolazioni alle industrie ad alto consumo di energia) in attesa della conclusione della procedura europea di verifica di compatibilità delle norme che ne hanno portato all’introduzione con il quadro normativo comunitario; in deciso calo anche la componente UC3 (squilibri dei sistemi di perequazione dei costi di trasporto sulle reti di trasmissione e di distribuzione). Stabile la componente A3 (incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate). In lieve diminuzione anche le tariffe di trasmissione, distribuzione e misura (-0,1% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo) grazie alle regole per il nuovo periodo regolatorio e alle nuove modalità di calcolo del tasso di remunerazione per le infrastrutture regolate, assorbendo anche i possibili impatti, per il cliente domestico tipo, della riforma delle tariffe domestiche.

Come previsto è stato poi potenziato il Bonus elettricità per compensare gli eventuali effetti della riforma per le fasce bisognose. Le riduzioni sono in parte controbilanciate dal necessario adeguamento della componente a copertura dei costi di commercializzazione e vendita (PCV), tenuta ferma dal 2008 (+3,5% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo). Si arriva così al -1,2% finale per la bolletta del cliente tipo. Gas naturale – Nel dettaglio la diminuzione per il gas è il risultato del calo di diverse componenti. E’ in forte calo la componente per l’approvvigionamento della materia prima (-3,6% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo) che riflette le attese al ribasso delle quotazioni all’ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa, in linea con la tendenza delle altre commodity energetiche, cancellando la pur presente dinamica stagionale dei prezzi del gas.

In riduzione anche i costi di trasporto (componente Qt, -0,2% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo) e le tariffe di distribuzione e misura (-0,2% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo). I ribassi vengono in parte controbilanciati dal lieve rialzo della componente a copertura del meccanismo per la rinegoziazione dei contratti di lungo termine (CPR, +0,6% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo) e della componente per i costi di commercializzazione e vendita (QVD, +0,1% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo). Si arriva cosi al -3,3% finale per la bolletta del cliente tipo che, in un periodo di alti consumi invernali, assume un valore rilevante se trasferito subito al consumatore, come permette di fare il meccanismo di tutela riformato da questa Autorità.

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