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Economia

Il diesel sfonda i 2 euro al litro. Da Caserta parte la rivolta: “Fermiamo l’autotrasporto”

I prezzi aumentano di giorno in giorno nelle città. In autostrada va anche peggio

Aumenti così non si vedevano da tempo. “Anzi, non si erano mai visti” suggerisce un automobilista coi capelli bianchi (che ci fa pensare ne abbia viste più di noi) mentre sta finendo di fare rifornimento. La colonnina segna una svolta, a suo dire, storica: il diesel (prezzo self) ha superato i 2 euro al litro. Della benzina non ne parliamo: ormai, quando va bene, si trova poco sotto ai 2,2 euro al litro. Sono le conseguenze della guerra tra la Russia e l’Ucraina, si racconta. Il petrolio è salito alle stelle ed anche il prezzo della benzina. Vero, ma una cosa lascia riflettere: anche in passato ci sono state crisi importanti nel mondo che hanno colpito il petrolio, ma mai abbiamo visto rincari così veloci. Il prezzo si alza quotidianamente, a volte, ci segnalano, anche nella stessa giornata. Domenica eravamo andati in giro per la conubarazione casertana a vedere i prezzi della benzina (ve ne abbiamo raccontato su Casertanews nei giorni scorsi), ma dopo appena 4 giorni questi prezzi sono ‘vecchi’: tutti ritoccati verso l’alto, in maniera importante. Possibile tutto ciò? Un dubbio forte. Il quadro fotografato nelle città peggiora ancora sulle autostrade, dove i costi sono ancora maggiori.

Da Caserta si innesca la miccia: l’autotrasporto si ferma

Intanto mercoledì sera si è svolta sera la riunione degli autotrasportatori campani per discutere del momento nerissimo che sta mettendo in ginocchio l’intero comparto. Tante sono le aziende che hanno partecipato all’assemblea e che hanno deciso all’unanimità la sospensione dei servizi a partire dal 12 marzo. Una decisione inevitabile e ampiamente prevedibile dal momento in cui, il prosieguo dell’attività, a queste condizioni e con questi rincari esorbitanti, produrrebbe solo ulteriori indebitamenti da parte delle aziende. Ad aprire i lavori è stato Antimo Caturano, presidente regionale di ‘Trasporto Unito’: “Penso che la situazione sia chiara a tutti”. A seguire, è stato il momento di Francesco Annunziata, vice segretario di Trasporto Unito: “La posizione di Trasporto Unito è notevolmente distante da quelle delle altre associazioni che hanno partecipato all’incontro con il Mims che ha prodotto un accordo che definirei assurdo e che non muove di una virgola le criticità dell’autotrasporto”. Alla fine dei lavori è stato redatto un documento votato all’unanimità dall’assemblea. Lo stesso sarà trasmesso alle Istituzioni competenti attraverso il Segretario Generale di Trasporto Unito, Maurizio Longo. Nel documento si annuncia il blocco dal 12 marzo spiegando che “l'innalzamento dei costi del carburante è talmente eccessivo e compromette seriamente la tenuta finanziaria e quindi la sopravvivenza delle imprese. Il settore risulta istituzionalmente abbandonato: sulla carenza degli autisti, sui costi amministrativi e sulle procedure burocratiche in continuo peggioramento, sui disorganizzati uffici della motorizzazione civili per le revisioni”. Per questo motivo “da sabato 12 marzo le imprese di autotrasporto spontaneamente non sposteranno i propri mezzi fino a quando non si ripristineranno le condizioni, economiche e normative in grado di evitare l'indebitamento delle imprese di autotrasporto”.

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