Il week-end che ci siamo messi alle spalle ha avuto un sapore diverso. Per la prima volta, dopo tanto tempo, è sembrato di vivere una normalità diversa. Come un tuffo nel passato.

Tante persone in strada, complice anche il bel tempo che ha baciato la provincia di Caserta ed il periodo carnevalesco, è sembrato davvero di fare un tuffo nel passato. Certo le mascherine (non quelle di Carnevale) ci ricordano sempre che gli ultimi due anni sono stati complicati, ma, negli occhi delle persone, c’era una luce diversa. Come se, all’improvviso, ci sia resi conti che la pandemia sia davvero agli sgoccioli.

Si inizia a rivedere la voglia di divertirsi e dello stare insieme. Anche i locali erano più pieni rispetto al solito: un segnale questo da non sottovalutare. La speranza è che, con l’arrivo della primavera, potremo finalmente iniziare a metterci alle spalle la pandemia.

I cui effetti, però, li subiremo ancora per un po’. Perché oltre all’emergenza sanitaria, adesso è arrivata quella economica. Tanti gestori di locali casertani hanno segnalato i problemi che stanno subendo.

Luce, gas, materie prime: gli aumenti hanno riguardato praticamente tutto. C’è chi per affrontare la crisi ha deciso di chiudere nei giorni in cui lavora meno, aprendo il locale per metà settimana. Chi, invece, prova a lottare coi denti, per ora, senza aumentare i prezzi. E chi, invece, per sopravvivere, ha già provveduto ad “indicizzare i propri listini”.

La resilienza tra gli imprenditori casertani non manca, ma tutti si attendono una mossa dal governo. Dopo i bonus per i monopattini, quelli per le auto e per gli psicologi, tanti si attendono un aiuto concreto per frenare gli aumenti indiscriminati che rischiano di portare alla chiusura tanti locali.

Il pericolo è dietro l’angolo. E rischia di lasciare il marchio del Covid-19 sul territorio più di quanto non abbia fatto l’emergenza sanitaria.