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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Calano le vendite di gioielli, crisi 'nera' per le 351 aziende orafe del casertano

Venerdì 4 dicembre la videoconferenza organizzata da Federpreziosi Confcommercio auspicano riapertura delle attività

C’è preoccupazione tra gli imprenditori del settore orafo casertano e campano. Il calo delle vendite prima e le limitazioni imposte dalla zona rossa poi stanno mettendo in grave difficoltà i gioiellieri. Denunciano ingenti perdite di fatturato e auspicano una riapertura delle attività come già avvenuto in altre regioni d’Italia. Il loro caso sarà affrontato venerdì 4 dicembre a partire dalle ore 14,30 nell’ambito di una videoconferenza organizzata da Federpreziosi Confcommercio.

"Sarà l’occasione – spiega Steven Tranquilli, direttore nazionale di Federpreziosi – per condividere idee e proposte volte al rilancio del settore orafo campano ma anche per rafforzare la sua attrattività. Speriamo quindi che all’incontro on line possano intervenire in tanti. Associati a Confcommercio e non. Il momento è particolarmente difficile e l’unico modo per superarlo è fare rete. In provincia di Caserta operano 351 aziende al dettaglio, mettere insieme le forze significa avere un’unica grande voce che non potrà non essere ascoltata dalle istituzioni. Il rinvio delle scadenze fiscali e i ristori sono infatti, a nostro avviso, soltanto una panacea. Non risolveranno i problemi della categoria. Noi vogliamo lavorare per poter far fronte agli impegni assunti. In particolare con i fornitori. Continuare a rimanere chiusi significa erodere una grossa fetta di mercato soprattutto in vista delle festività natalizie".

Poi un riferimento all’e-commerce. "E’ vero – spiega Tranquilli – che le vendite online nell’ultimo anno sono aumentate, passando in media da un 35% ad un 50% , ma si tratta di un risultato poco significativo innanzitutto perché ha riguardato soltanto i punti vendita che sono riusciti ad organizzarsi e non quindi tutti gli imprenditori del settore ma anche perché il nostro resta un prodotto fisico che il cliente è abituato a toccare con mano, guardare da vicino, verificarne le caratteristiche prima di acquistare".

Infine un augurio alla categoria in occasione della festività del santo patrono, Sant’Eligio, che ricorre il primo dicembre: "Lo spirito che in tutta Italia unisce gli orafi nella giornata dedicata al santo patrono resta immutato malgrado la crisi. Riti religiosi e riunioni conviviali sono da sempre una tradizione estremamente viva e profondamente sentita alla quale quest’anno forzatamente dovremo, nostro malgrado, rinunciare. Le celebrazioni per la figura simbolo della categoria, l’artigiano orafo divenuto maestro di Zecca alla corte di Francia, apprezzato per la sua onestà e trasparenza, ci vede però, quest’anno più che mai, accomunati da un sentimento di condivisione e di testimonianza dei valori comuni al di là della tradizione formale. Valori reali e valori morali".

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