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Nel casertano attive 420 attività industriali: “Altre 70 hanno chiesto la riapertura”

Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Prefettura verifiche sull’adozione di “misure di salvaguardia” per i dipendenti

Ad oggi in provincia di Caserta ci sono 420 attività industriali attive ed altre 70 hanno inoltrato agli uffici della Prefettura in piazza Acquaviva la richiesta per poter ripartire visto che l'emergenza da coronavirus sta rallentando. I numeri sono stati snocciolati dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (Coppola, Letizia e Farinari) che hanno chiesto al massimo rappresentante del governo in provincia di Caserta, il prefetto Raffaele Rubero, certezze sulle “misure di salvaguardia” per i dipendenti. 

“Le organizzazioni sindacali - si legge in una nota - hanno richiesto di conoscere i settori merceologici interessati, oltre ad evidenziare  la necessità che rispetto alle deroghe richieste il requisito fondamentale sia la scrupolosa adozione di tutte le misure sia di salvaguardia e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, oltre alle altre misure propedeutiche alla diffusione del contagio”. Inoltre è stato chiesto di intensificare le ispezioni attraverso le forze deputate al controllo e vigilanza. I segretari generali hanno chiesto “un confronto con le Federazioni di categoria dell’area Sanità con ASL e AORN, sui temi inerenti  l’organizzazione del lavoro al fine di garantire la sicurezza  di chi opera. Una forte attenzione va posta alle periferie della nostra provincia, in modo particolare il Comune di Castel Volturno per l’alto tasso di presenza di immigrati, con interventi da parte dell’ASL e dei Comuni interessati per avviare azioni di controllo e sanificazioni al fine di evitare la diffusione del contagio”.

“Cgil, Cisl e Uil - continua la nota - hanno accolto con soddisfazione la proposta del prefetto di un tavolo di confronto permanente con le organizzazioni sindacali per monitorare e gestire l’attualità e le fasi di prospettiva.  segnalando la necessità che ad esso partecipi anche Confindustria”. Inoltre i rappresentanti dei sindacati hanno segnalato la necessità di un intervento da parte della Provincia di Caserta nei confronti della partecipata Terra di Lavoro per favorire una ripresa di confronto con le Federazioni di Categoria. “Parimenti - conclude la nota - si rende necessario un impegno deciso di tutti  gli Enti locali, già sollecitati dalle OO.SS, per garantire ai cittadini più esposti e bisognosi assistenza e servizi adeguati alla gravità della situazione che stiamo attraversando”.

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