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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Fincantieri, Bobbio: tavolo tecnico-programmatico con Azienda, Regione e Comune

Castellammare di Stabia - "L'Amministrazione comunale, da me guidata,è e sarà ferma sulla difesa del cantiere e dei lavoratori. Per partemia, scelgo convintamente di restare al fianco degli operai, chiedendocon forza che il nostro cantiere venga...

"L'Amministrazione comunale, da me guidata,è e sarà ferma sulla difesa del cantiere e dei lavoratori. Per partemia, scelgo convintamente di restare al fianco degli operai, chiedendocon forza che il nostro cantiere venga immesso nuovamente, a pienoregime, nel ciclo produttivo di Fincantieri".Lo ha dichiarato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio,partecipando questa mattina, a Roma, al convegno nazionale sullacantieristica organizzato da Fim, Fiom e Uilm."Il cantiere, è purtroppo noto, è al centro di una crisi produttiva,legata in primo luogo a difficoltà di carattere strutturale: manca ilbacino di costruzione e le navi vengono varate ancora con il sistemadello scivolo. Questo condiziona la tipologia di commesse ottenibili eil sistema della concorrenza sia a livello nazionale cheinternazionale. Piuttosto che lanciare a freddo ipotesi fantasiosecirca misteriosi disegni di riconversione, sarebbe utile a tutti –Fincantieri in testa – riflettere insieme su questi dati oggettivi,lavorando per il riallineamento del cantiere ai livelli dicompetitività nazionale e internazionale e puntando, soprattutto, aincrementarne le caratteristiche tecniche", ha aggiunto Bobbio."Del resto, allo stato, l'unica soluzione possibile, sia comeobiettivo immediato che come obiettivo di medio e lungo termine, èportare più lavoro al cantiere di Castellammare di Stabia.Nell'immediato, in maniera compatibile con l'attuale infrastrutturatecnica; nel medio e lungo termine realizzando il bacino dicostruzione. È quindi indispensabile che si ponga mano, con l'accordodi tutti, a ridistribuire in maniera più equa il carico di lavoro diFincantieri. Chiediamo con forza che, da questo momento in poi,nell'accordo tra sindacati, parti pubbliche e amministrazione delGruppo, non si realizzi più una sola nave che non veda uno o piùtronconi di essa affidati al cantiere di Castellammare o che, quandole sue dimensioni siano compatibili con l'attuale struttura tecnicadel cantiere, si decida di realizzarla proprio da noi", ha continuatoil sindaco di Castellammare.
"Questo ce lo devono, tutti, per la nostra storia e per le capacitàdelle nostre maestranze. Quello che non consento è che qualcuno possasolo ipotizzare di arrendersi, senza neanche aver tentato dipercorrere tutte le vie necessarie o utili al rilancio del cantiere.Per fare questo, Castellammare deve rientrare in un piano strategicoper la cantieristica che sia elaborato da Governo, Regione, Entilocali e Fincantieri. L'ultima cosa di cui ha bisogno il cantiere diCastellammare è una ipotesi fumosa, vaga, e che punti direttamentealla chiusura e ad una sua pur teorica, fantasiosa ed ipoteticariconversione, di cui non è dato conoscere neanche quale sarebbe laprospettiva occupazionale".
"Va detto, con forza, che se oggi, dopo un periodo di disagi esofferenze dal punto di vista dell'utilizzo della struttura, esplodeuna crisi allo stato ancora mediatica ma che può avere conseguenzesociali devastanti, questo si verifica perché per troppo tempo, neglianni scorsi, chi doveva essere serio ed operativo sul piano delrilancio infrastrutturale del cantiere ci ha scherzato sopra sullapelle dei lavoratori e della città", ha rilevato il sindaco.
"Negli ultimi anni, infatti, troppi tra Regione Campania, Governi edEnti locali si sono baloccati con discettazioni sul bacino dicostruzione senza neanche un euro che fosse messo a reale disposizionedel progetto, ancorché se ne fosse a suo tempo millantato da partedella giunta Bassolino il finanziamento, che in realtà non c'è maistato. Questa discussione teorica e accademica, senza nessun caratteredi concretezza, ha tuttavia prodotto delle forti aspettative la cuifrustrazione oggi genera rabbia. Chiederò, oggi stesso, per iscritto,all'amministratore di Fincantieri, per quel che è la mia parte e inattesa del tavolo nazionale, un tavolo tecnico-programmatico ad horas,al quale siedano Fincantieri, Regione Campania e Comune e sul qualeFincantieri delinei innanzitutto un concreto piano strategico perCastellammare e per il suo rilancio. Nel frattempo, chiedo con forzaal Governo e all'Azienda, ciascuno per la sua parte e per accompagnarequesta dura fase di crisi verso la sua auspicabile conclusione, che ilprimo ponga subito termine all'iter procedurale per bandire la garaper la costruzione dei due pattugliatori della Capitaneria di porto,con la firma da parte del ministro Tremonti del relativo decreto diripartizione dei fondi, che già si trova sul suo tavolo di lavoro, eche la seconda dia immediatamente corso all'equa ripartizione dellecommesse che coinvolga anche il cantiere di Castellammare di Stabia".
"È un segnale di grande importanza e di grande attenzione la presenza,qui, oggi, a quest'importante convegno, dell'assessore Vetrella, anchein rappresentanza del presidente della Regione Campania, on. StefanoCaldoro, nella convinzione, condivisa, che per il rilancio delcantiere di Castellammare ciascuno deve fare la sua parte e che ilpiano strategico deve partire da Fincantieri come piano industrialeserio, ma deve anche essere condiviso e sostenuto da un pianostrategico nazionale della cantieristica e da un forte interventoregionale. L'incontro di oggi, del quale e per il quale ringrazio leorganizzazioni sindacali, è stato strutturato in un momentoantecedente ai fatti delle ultime ore e ipotizzava di muoversi in unoscenario, qual era ieri, certamente difficile ma non angosciante.Dopo la notizia riportata dal quotidiano 'la Repubblica', sabatoscorso, l'incontro odierno assume un ruolo e una tempestivitàeccezionali, in maniera direttamente proporzionale allo scenarioapocalittico che, purtroppo, si è improvvisamente aperto perCastellammare di Stabia. Uno scenario apocalittico che rifiutiamo, checombattiamo e che riguarda non solo i dipendenti di Fincantieri, maanche le centinaia di lavoratori dell'indotto, con il rischio diportare la crisi, se si dovessero avverare le fosche previsioni, anchealle città e ai paesi vicini a Castellammare di Stabia, dalle qualiprovengono molti dei lavoratori coinvolti, specialmente,nell'indotto", ha concluso il sindaco, Luigi Bobbio.

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