rotate-mobile
Economia

Asl Caserta, Cisl denuncia: '104 operatori rischiano il posto di lavoro'

Caserta - "La Segreteria Territoriale della Cisl Fp, venuta a conoscenza della nota di sospensione da parte del Capo servizio Provveditorato, inerente l' appalto di servizio del personale Socio – Sanitario impegnato negli ospedali di S. Felice a...

"La Segreteria Territoriale della Cisl Fp, venuta a conoscenza della nota di sospensione da parte del Capo servizio Provveditorato, inerente l' appalto di servizio del personale Socio – Sanitario impegnato negli ospedali di S. Felice a Cancello, Maddaloni, Marcianise, Servizi Farmaceutici Territoriali, Distretto 32 di Caiazzo, la RSA di via Collecini Caserta, e il S. P. D. C. del Dipartimento salute Mentale, invita il Sig. Commissario a sospendere la nota del 15.9.2010, (l'affidamento in appalto del servizio risulta esaurito e cesserà alla data del 30 settembre 2010), in quanto il personale impegnato nell'appalto di servizio, al momento è indispensabile per la continuità dei Servizi ospedalieri nell'ambito delle aree dell'emergenze e dei servizi diretti all'utenza. Vista la grave ed annosa carenza di dotazione organica di tale profilo e l'impossibilità di organizzare il Servizio con personale interno, questa organizzazione chiede un incontro ad horas, al fine di affrontare tale problematica evitando disservizi ai pazienti ed all'utenza tutta. Intanto è proclamato lo Stato di agitazione del personale.
"Il piano di rientro economico previsto dalla Regione comincia purtroppo già a dare frutti negativi – commenta Nicola Cristiani, responsabile sanità della Cisl Funzione Pubblica di Caserta – i primi tagli colpiscono ovviamente i servizi più necessari, centrando gli operatori della sanità che più da vicino sono al servizio dell'utenza. Il caso dell'appalto Oss è certamente emblematico, e ugualmente significativo è quello relativo al Servizio ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) a rischio sospensione. La Cisl purtroppo è costretta , anche in questo caso, a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale infermieristico e sanitario che opera presso tale servizio sul territorio di tutti i comuni afferenti alla Asl Caserta 1, per il mancato pagamento delle retribuzioni dal mese di giugno; una delle motivazioni addotte da parte dell'Asl è quella della mancanza di fondi Cipe al 30 giungo di quest'anno. Stiamo parlando di professionisti i quali operano a domicilio per prestare cure primarie a pazienti allettai, anziani, spesso terminali, operatori qualificati e specializzati che non vengono pagati da quasi 4 mesi. In questo modo il servizio rischia la sospensione se non il fermo e sarebbe una catastrofe per quelle famiglie che riescono a malapena riescono ad aiutare il proprio caro in gravi condizioni di inabilità, mentre la legge prevede per questi tipi di pazienti/ utenti la continuità dei livelli essenziali di assistenza".
La Cisl Fp ritiene che assolutamente non vada interrotto questo pubblico servizio e che il Commissario Straordinario debba immediatamente pagare le spettanze con risorse proprie attinte dal bilancio aziendale. Un servizio vitale come quello ADI non può assolutamente essere fermato".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Asl Caserta, Cisl denuncia: '104 operatori rischiano il posto di lavoro'

CasertaNews è in caricamento