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Donne: CGIL, al Mezzogiorno serve una nuova proposta politica

Caserta - E' Camilla Bernabei, la prima donna eletta Segretaria Generale della Camera del Lavoro di Caserta e prima in Campania dal dopo guerra ad oggi, a dare il via ai lavori del convegno "Che 'genere' di sviluppo? Mezzogiorno: innovazione...

E' Camilla Bernabei, la prima donna eletta Segretaria Generale della Camera del Lavoro di Caserta e prima in Campania dal dopo guerra ad oggi, a dare il via ai lavori del convegno "Che 'genere' di sviluppo? Mezzogiorno: innovazione, qualità, creatività e conciliazione. Donne al lavoro per far crescere il paese". Una giornata di riflessione sulle difficili condizione di vita e di lavoro delle donne nel Meridione.
Tra le tante questioni che riguardano il tema è proprio il lavoro il tema su cui la sindacalista punta subito il dito, "non è un mistero che il divario occupazionale tra i 'generi' è molto più ampio in Italia che in tutta Europa e questo è ancora più evidente nel Mezzogiorno" e aggiunge "nel Sud sono occupate solo il 46,4% delle donne, con un divario di circa 26 punti percentuale rispetto al Nord, in Campania si arriva addirittura alla cifra del 26,3%".
Secondo la Bernabei tutti i "problemi delle donne nella società, nel lavoro ed anche nel sindacato vanno affrontati soprattutto sul piano politico" e i "convegni – conclude Bernabei - sulla 'womeneconomics' come quello che si sta svolgendo oggi devono servire soprattutto a smuovere e far capire alla politica l'importanza del problema".
Le donne portatrici di un pensiero innovatore, con il quale rinnovare fortemente e radicalmente le politiche e le proposte, perchè "non è riproponendo il vecchio modello che noi usciremo da questo disastro", con queste parole la Segretaria Confederale della CGIL, Vera Lamonica, ha concluso l'iniziativa nazionale promossa dall'organizzazione sindacale su 'Donne e Mezzogiorno' che si è tenuta oggi a Caserta.
La dirigente sindacale, nel denunciare come "la questione delle donne, insieme a quella dei giovani e più in generale tutto ciò che concerne il Mezzogiorno, è letteralmente scomparsa dal discorso pubblico del paese", ha ricordato i dati presentati dall'IRES: "Il centro nord del paese, in termini di tassi di attività e di occupazione delle donne, si trova in 'piena' Europa; a sud di Roma il resto del paese non ha nulla a che fare con le caratteristiche di un paese che vuol dirsi 'civile'".
Secondo Lamonica "con un panorama così non c'è politica per il Mezzogiorno che non parta da questa considerazione". Da qui Lamonica ha lanciato un messaggio, anche all'interno della CGIL: "abbiamo bisogno di nuove nostre proposte da far vivere, alla luce di queste considerazioni, nella consapevolezza che crescita e sviluppo del Mezzogiorno, e di conseguenza dell'interno paese, non saranno possibili senza un ruolo attivo delle donne".

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