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Convegno Cgil 'Che genere di sviluppo? Mezzogiorno: innovazione, qualita'

Caserta - Nella giornata di venerdì 28 maggio, la città di Caserta sarà al centro di un'importante iniziativa nazionale, che si svolgerà presso il Crowne plaza hotel, intitolata: Che genere di sviluppo? Mezzogiorno: innovazione, qualita'...

Nella giornata di venerdì 28 maggio, la città di Caserta sarà al centro di un'importante iniziativa nazionale, che si svolgerà presso il Crowne plaza hotel, intitolata: Che genere di sviluppo? Mezzogiorno: innovazione, qualita', creativita' e conciliazione. Donne al lavoro per far crescere il paese. L'evento, organizzato dalla CGIL nazionale, vuole essere un momento di riflessione e di proposta rispetto alla politica di genere, volta a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, nel rispetto dell'art.3 della Costituzione, per una reale fruizione di pari dignità sociale e civile fra i sessi, dal momento che le donne, con la loro diversità, la loro sensibilità e il loro lavoro, contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo economico, sociale e civile di un Paese.
A presiedere ed introdurre i lavori ci sarà la Segretaria Generale Cgil di Caserta, Camilla Bernabei, al cui intervento seguirà la relazione di Serena Sorrentino, responsabile delle pari opportunità Cgil. Nel corso della mattinata ci si avvarrà dei contributi programmati, di Giovanna Altieri, direttore Ires Cgil, Rosaria Capacchione, giornalista de "Il mattino", Cristiana Coppola, Vicepresidente per il Mezzogiorno della Confindustria, Elisabetta Durante, giornalista e direttore del DISTI di Bari, Elena Gentile, Assessore al lavoro e Pari opportunità Regione Puglia. Concluderà i lavori Vera Lamonica, Segretaria Confederale Cgil.
Al centro della giornata, dunque, ci sarà la donna, che nel mezzogiorno rappresenta la parte più debole dell'intero territorio nazionale. Vi si registrano, infatti, tassi di occupazione femminile molto bassi - 28-29% - contro il 56% delle regioni del Nord e molto al di sotto della media europea e degli obiettivi di Lisbona.I dati sconfortanti sull'occupazione femminile, associati ai servizi sociali ridotti al minimo, impediscono in queste regioni, non solo la fruizione di un diritto fondamentale come la pari dignità uomo-donna, ma anche lo sviluppo economico.
La Cgil con l'iniziativa del 28 maggio ribadisce la necessità di un progetto per il Paese che ridisegni non solo una missione produttiva dei territori ma che ricostruisca, sul terreno della coesione sociale, un profilo socioeconomico di sostenibilità che valorizzi il lavoro e la funzione sociale delle donne,con particolare attenzione a quelle delle regioni meridionali. Infatti è emblematica la scelta di tenere proprio a Caserta una tale iniziativa, in una provincia che gli ultimi dati ISTAT vedono al penultimo posto in Italia, proprio per l'occupazione femminile, che si attesta al 2,4%.

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