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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Centro commerciale Meridiana: chiusi 33 negozi su 100 e rischio disoccupazione per circa 500 famiglie

Casalnuovo di Napoli - L'assenza dei certificati di agibilità – documento essenziale ai fini dell'apertura di un qualsiasi centro produttivo di tale portata – che ormai si trascina da oltre un anno, e che ha visto il suo exploit durante la...

L'assenza dei certificati di agibilità – documento essenziale ai fini dell'apertura di un qualsiasi centro produttivo di tale portata – che ormai si trascina da oltre un anno, e che ha visto il suo exploit durante la gestione commissariale della città di Casalnuovo, riaccende la polemica, ed i commercianti del consorzio chiedono l'intervento immediato dell'attuale amministrazione. Nel pomeriggio di oggi, infatti, una cospicua delegazione dello shopping center Meridiana, circa 50 negozianti, capeggiati dalla direttrice del consorzio, la dott.sa Virginia Santaniello, e dal costruttore, nonché presidente del consorzio stesso, il dott. Aniello Raucci, ha incontrato presso la casa comunale il primo cittadino, Antonio Peluso, il vicesindaco, Andrea Orefice, e gli assessori Salvatore Errichiello e Mario Perna, ai quali ha esposto le proprie problematiche, richiamando in particolare l'attenzione sulla necessità della riapertura delle attività di somministrazione di cibi e bevande le cui autorizzazioni sono state revocate dagli uffici comunali. " La chiusura delle attività di ristorazione – hanno affermato i commercianti – rappresenta una grave perdita economica per l'intero centro commerciale. Il nostro settore è già altamente provato dalla crisi economica che ci ha investiti, e questo ulteriore colpo rischia davvero di far chiudere i battenti a tutti noi".
Ma in realtà la vicenda trae radici assai più profonde e risale al 2009 quando, a seguito di un normale controllo effettuato allora dagli agenti del locale comando di Polizia Municipale, mirato alla verifica di alcuni passaggi di proprietà, vennero a galla numerose anomalie che hanno poi condotto alla revoca delle autorizzazioni ed alla chiusura delle relative attività dedite alla somministrazione di cibi e bevande. Da allora, e durante l'intero periodo in cui la gestione amministrativa della città è stata affidata ai commissari prefettizi inviati a seguito dello scioglimento degli organi elettivi locali per infiltrazione camorristica, nessuno spiraglio sembra si sia mai aperto per i titolari delle attività commerciali del centro che, a questo punto, vittime a maggior ragione di una crisi economica che ha inferto duri colpi al settore, vedono nella nuova gestione amministrativa del comune una possibilità concreta di dialogo al fine di risolvere, finalmente, l'annosa questione. A tale richiesta, già in sede di riunione, è giunta la prima risposta, che certamente va in una direzione positiva, da parte dell'amministrazione ." Faremo le opportune verifiche –ha dichiarato il sindaco Antonio Peluso – e laddove ve ne siano i presupposti opereremo in tempi ragionevoli affinché si possa trovare la soluzione più appropriata".

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