Maccari (Coisp) su scontri fuori allo stadio di Udine
Napoli - "Consideriamo del tutto intollerabile quanto avvenuto oggi a Udine, dove prima dell'incontro di calcio in programma allo stadio 'Friuli' tra la squadra di casa ed il Napoli, si sono verificati gravissimi scontri tra alcuni delinquenti...
"Consideriamo del tutto intollerabile quanto avvenuto oggi a Udine, dove prima dell'incontro di calcio in programma allo stadio 'Friuli' tra la squadra di casa ed il Napoli, si sono verificati gravissimi scontri tra alcuni delinquenti, che proprio fatichiamo a definire tifosi, e uomini delle Forze dell'Ordine". Ad affermarlo è Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia. "Sul posto - spiega Maccari - sono intervenuti anche quaranta Agenti del Reparto Mobile di Padova: alcuni sono rimasti feriti o contusi nel corso degli scontri e tre di loro hanno dovuto far ricorso alle cure dell'ospedale in seguito alle lesioni riportate durante l'assalto dei facinorosi. Nel corso degli incidenti sono stati accoltellati due tifosi della squadra locale. Diversi mezzi delle Forze della Polizia sono stati danneggiati, così come numerose autovetture dei tifosi locali. Per fronteggiare l'orda violenta sono stati utilizzati anche lacrimogeni: un vero e proprio scenario di guerra, al quale purtroppo siamo costretti ad assistere troppo spesso". Per il leader del COISP "è stata evidentemente sottovalutata la pericolosità dell'incontro di Udine: era noto da tempo, infatti, che la partita era a forte rischio poiché nella città friulana sarebbero arrivati oltre quattromila tifosi napoletani. Eppure si è pensato di potere gestire l'ordine pubblico mandando al massacro i nostri colleghi, costretti ad affrontare migliaia di delinquenti in un rapporto di uno contro cento". "Esprimiamo la solidarietà del COISP a tutti i colleghi impegnati a Udine – conclude Maccari – e chiediamo al Governo di adottare misure drastiche contro la violenza negli stadi. Non possiamo accettare che per garantire la sicurezza di spettacoli intorno ai quali ruotano business di svariati milioni di euro, vengano impiegati e messi a rischio ogni settimana migliaia di uomini della Polizia di Stato, mandati in giro per gli stadi di tutta Italia con uno spreco enorme di soldi pubblici e con un'evidente penalizzazione dell'attività di contrasto al crimine e di controllo del territorio. Siamo certi che aumentando fortemente le responsabilità delle società di calcio e affidando l'intera gestione della sicurezza delle manifestazioni sportive ai servizi di vigilanza privata, i tifosi saranno costretti ad evitare atti di violenza, per non vedere penalizzata la propria squadra del cuore. E noi poliziotti non saremo più costretti a lasciare feriti sul campo, o peggio, a piangere colleghi come Filippo Raciti".