Acquedotti, Alfano (Api): le nostre imprese penalizzate dai bandi regionali
Napoli - Il momento è critico, le piccole e medie imprese rischiano il declino o il fallimento totale giorno dopo giorno, il governo centrale e le istituzioni locali ne parlano, ma nessuno si attiva per assicurare commesse alle aziende. L'ennesimo...
Il momento è critico, le piccole e medie imprese rischiano il declino o il fallimento totale giorno dopo giorno, il governo centrale e le istituzioni locali ne parlano, ma nessuno si attiva per assicurare commesse alle aziende. L'ennesimo colpo che si abbatte sulle Pmi campane arriva dalla Regione Campania: il bando sulla gestione degli acquedotti regionali richiede requisiti eccessivi rispetto alla commessa, tagliando fuori, di fatto, le piccole industrie. «Le nostre imprese sono penalizzate dagli stessi bandi regionali - ha tuonato Emilio Alfano, presidente Confapi Campania -, in un momento di mancanza di commesse, la Regione Campania bandisce lavori, ma chiede ai partecipanti requisiti in eccedenza e assolutamente sproporzionati rispetto all'oggetto del bando stesso, circostanza che provoca, di fatto, un monopolio assoluto e la lesione dei più basilari principi della libera concorrenza e della massima partecipazione alla gara».
La Confapi Campania ha deciso di agire, sottolineando la vicenda all'Antitrust, all'Autorità per la vigilanza sui Contratti Pubblici e alla Regione Campania stessa con una lettera - esposto.