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Strategie per valorizzare risorse territoriali, due giorni di studi con il Cts

Ravello - Sabato 21 a Villa Rufolo di Ravello e domenica 22 presso il Centro congressi Ariston di Paestum si svolgerà una due giorni di studi sul tema "Turismo euro-mediterraneo: Strategie per la gestione e valorizzazione delle risorse...

Sabato 21 a Villa Rufolo di Ravello e domenica 22 presso il Centro congressi Ariston di Paestum si svolgerà una due giorni di studi sul tema "Turismo euro-mediterraneo: Strategie per la gestione e valorizzazione delle risorse territoriali, la cultura e lo sviluppo dei luoghi", promossa da CTS, Società Geografica Italiana e Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello.
A Villa Rufolo, a partire dalle ore 9.00, dopo gli indirizzi di saluto di Paolo Imperato, Sindaco di Ravello, Maurizio Fallace, Direttore Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, seguirà l'apertura dei lavori affidata ad Alfonso Andria, Presidente del CUEBC e Franco Salvatori, Presidente della Società Geografica Italiana.
La prima sessione sarà dedicata a "Il Mediterraneo come regione turistica" mentre nella successiva tavola rotonda, moderata dal Direttore de "Il Denaro" Alfonso Ruffo, si dibatterà sugli "Obiettivi e politiche per un'integrazione turistica e culturale della regione mediterranea" alla presenza, tra gli altri, del Vice Presidente della Regione Campania, Antonio Valiante e dell'Assessore regionale all'Urbanistica, Gabriella Cundari. Nel pomeriggio, alle 15.00, la seconda sessione avrà quale tema-guida "Il turismo e la riscoperta dei luoghi: esperienze a confronto". A seguire, la tavola rotonda su "Costruire un'attrattività compatibile e come progetto locale" alla quale prenderanno parte, tra gli altri, Stefano De Marco, Vice Presidente Nazionale del CTS e Mario Morcellini, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione "La Sapienza" di Roma. Le conclusioni saranno svolte da Silvano Vinceti, Responsabile del settore Turismo e Natura del Ministero del Turismo.
La seconda e conclusiva giornata di lavori si svolgerà presso la Sala Saturno del Centro congressi Ariston di Paestum nell'ambito della XII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo archeologico con una tavola rotonda su "VALORIZZAZIONE TURISTICA DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO-MONUMENTALE DEL MEDITERRANEO". Dopo i saluti istituzionali di Edmondo Cirielli Presidente Provincia di Salerno, Alfonso Andria Presidente Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e Franco Salvatori Presidente Società Geografica Italiana, verrà presentato il progetto "Integrazione e competitività nell'offerta turistico-archeologica del bacino mediterraneo" a cura del DADAT - Coordinamento nazionale FIRB/MIUR. All'incontro, moderato da Tullio D'Aponte Università degli Studi di Napoli "Federico II", interverranno Stefano De Caro Direttore Generale per le Antichità MiBAC, José Manuel Del Rio Carrasco Sottosegretario Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, Luis Godart Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico Presidenza della Repubblica Italiana, João Murala Capo Divisione Archeologia IGESPAR, Umberto Pappalardo Università degli Studi di Napoli "Suor Orsola Benincasa" Marie Paule Roudil Capo Settore Cultura UNESCO BRESCE, Venezia.
Le conclusioni sono affidate a Riccardo Marone Assessore al Turismo Regione Campania.

Nel bacino del Mediterraneo il turismo costituisce uno dei principali settori produttivi e attorno ad esso ruota l'economia di vaste regioni costiere, ma è allo stesso tempo configurabile come uno dei più potenti agenti di mutamento territoriale ed ambientale, capace, quando prevalgono interessi speculativi e mancano idonei strumenti di pianificazione e controllo del territorio, di stravolgere il paesaggio costiero,di comprometterne gli equilibri ecologici e di determinare a livello locale diffusi processi di deterritorializzazione con ripercussioni negative sulle dinamiche locali di sviluppo. La competitività turistica della regione mediterranea risiede proprio nella capacità di promuovere un turismo sostenibile capace di elevare il benessere attuale e prospettico delle popolazioni costiere, preservando le qualità ambientali,paesaggistiche e culturali dei relativi contesti territoriali, nella convinzione che siano proprio queste ultime, nella loro ricchezza e varietà, a costituire il potenziale attrattivo di questa regione turistica e il suo principale plus competitivo.
Nel 2025 il numero di arrivi internazionali nell'area mediterranea dovrebbe superare i 206 milioni che aggiunti ai 107 milioni del turismo domestico, dovrebbe portare il numero complessivo degli arrivi nelle regioni costiere del Mediterraneo al di sopra dei 312 milioni di turisti. Una quantificazione, quest'ultima,che obbliga ad un'ulteriore riflessione: può il Mediterraneo, sia pure in prospettiva,sostenere questo tipo di crescita? La risposta discende dalla possibilità di costruire un modello alternativo di turismo basato sulla diversificazione dell'attrattività, sulla redistribuzione spaziale dei flussi turistici e sul rispetto dei valori ambientali e culturali del territorio.

Ed è anche attorno alla possibilità di individuare e descrivere un modello alternativo di turismo che possa coinvolgere l'intera regione mediterranea e proporsi quale riferimento strategico per le politiche di sviluppo turistico dalla scala locale a quella sovranazionale, che ha preso forma l'idea di un convegno dedicato al turismo euro-mediterraneo e alle sue prospettive di sviluppo. Si tratta di un'iniziativa attraverso la quale il turismo viene letto e interpretato come momento di integrazione regionale, capace di concorrere, se opportunamente gestito, alla tutela e alla valorizzazione della ricchezza culturale del bacino del Mediterraneo, e allo sviluppo economico e sociale delle popolazioni rivierasche nel rispetto della loro specificità culturale; perché è proprio in questa ricchezza culturale che risiede la straordinaria capacità attrattiva della regione mediterranea.

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