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COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: RIACCENDE I MOTORI LEXPORT ITALIANO SUI MERCATI EXTRA-EUROPEI

(Roma) I dati di luglio relativi alle esportazioni italiane verso i Paesi extra-UE enfatizzano il ruolo trainante per le nostre vendite all'estero di questi mercati, verso cui si dirige il 43% dell'export (cinque anni fa era il 38%), con un...

(Roma) I dati di luglio relativi alle esportazioni italiane verso i Paesi extra-UE enfatizzano il ruolo trainante per le nostre vendite all'estero di questi mercati, verso cui si dirige il 43% dell'export (cinque anni fa era il 38%), con un incremento del 20% rispetto a giugno 2009. Il saldo mensile della bilancia commerciale registra un surplus di 1,7 miliardi di euro, la performance migliore registrata da dicembre 2006, quando l'avanzo si attestava comunque su livelli più contenuti (397,7 milioni di euro).
"L'andamento congiunturale lascia intravedere una buona dinamicità delle nostre imprese in ambito extra-europeo – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero – di fronte alla forte contrazione della capacità di spesa dei consumatori dei nostri principali partners commerciali, soprattutto di fascia media, sembra che le aziende italiane abbiano scelto di tenere salde le nicchie di mercato medio-alte finora conquistate, riducendo la quantità di beni immessi sul mercato e mantenendo sostanzialmente invariato il prezzo di vendita, strategia, questa, che ha portato ad una migliore performance esportativa al di fuori dell'UE. Certo, non bisogna dimenticare che nei primi sette mesi del 2009 si registra un calo complessivo delle vendite di circa il 20% su basa annua, che è anche segnale dell'entità del percorso di recupero da realizzare".
A livello settoriale, la meccanica pare tener testa alla crisi: nel periodo gennaio-luglio 2009, c'è un surplus di circa 15 miliardi di euro, trend confermato dall'ulteriore incremento delle vendite del 12,4% a luglio rispetto al mese precedente, per un valore dell'export di 3,1 miliardi euro.
Nello stesso periodo, buoni risultati anche per altri comparti del Made in Italy tradizionale, come il tessile-abbigliamento-calzature (+46,3%) e l'agroalimentare (+20%).
Tra i principali Paesi di destinazione, buon recupero a luglio delle esportazioni verso i Paesi BRIC, con +24% (rispetto a giugno) in Brasile, +50% in Russia, +37% in India ed una sostanziale stabilità delle vendite verso la Cina (pari a 611 milioni di euro).

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