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Economia

Lo sciopero dei tir mette a rischio le fragole e gli asparagi coltivati nel casertano

Coldiretti lancia l'allarme: "Comparto ortufrutticolo gravemente danneggiato"

Centinaia di quintali di fragole e asparagi rischiano di marcire nei campi del casertano a causa dello sciopero dei tir. È l’allarme lanciato da Coldiretti Caserta, che registra un crescendo di fibrillazioni lungo la filiera che dai campi arriva sulle tavole, in particolar modo nel comparto ortofrutticolo.

"Lo sciopero dei tir causa danni incalcolabili alla filiera agroalimentare dove l’85% delle merci viaggia su strada, mettendo a rischio i rifornimenti sugli scaffali e l’attività nelle industrie alimentari costrette a fermare gli impianti di lavorazione. Una situazione che - sottolinea Coldiretti Caserta - aggrava le già pesanti difficoltà della filiera agroalimentare", costretta a far fronte a pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia con l’esplosione della guerra in Ucraina che alimenta accaparramenti, speculazioni e limiti alla circolazione delle merci.

“Si prepara una tempesta perfetta - dichiara Manuel Lombardi, presidente di Coldiretti Caserta - con da una parte l’incremento dei costi di produzione a prezzi invariati per gli agricoltori e dall’altra i ritardi nei trasporti che, se prolunganti oltre, costringeranno a buttare via tutto o a non raccogliere affatto. Siamo estremamente preoccupati per una situazione che rischia di andare fuori controllo e su cui ci appelliamo al senso di responsabilità”.

“Le imprese agricole - aggiunge Giuseppe Miselli, direttore di Coldiretti Caserta - stanno già affrontando una condizione di mercato dominata dall’incertezza, sobbarcandosi, come ultimo anello della catena, tutte le pressioni economiche che si scaricano sul sistema. È inaccettabile ricevere telefonate di imprenditori che ci dicono di poter resistere ancora pochi giorni con prodotti delicati e facilmente deperibili, anche con le celle frigo”.

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