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Camerieri e barman quasi tutti a nero, la denuncia della Cisas

Caserta - Non si contano, più ormai, i lavoratori utilizzati quotidianamente presso Ristoranti, Pub, Pizzerie, Bar e, maggiormente, presso locali notturni, completamente o quasi tutte al nero, senza alcun tipo di assicurazioni. Non solo nella...

Non si contano, più ormai, i lavoratori utilizzati quotidianamente presso Ristoranti, Pub, Pizzerie, Bar e, maggiormente, presso locali notturni, completamente o quasi tutte al nero, senza alcun tipo di assicurazioni. Non solo nella città di Caserta ma anche negli altri centri della ProvinciaIn media ad ogni lavoratore in regola ve ne sono altri 4 al nero, come si nota dal numero degli addetti in servizio ed al numero rilevante di utenti in attesa fuori dai predetti locali specie dal Venerdì alla Domenica.
Questa è la realtà del settore, ove si opera prevalentemente di sera e di notte. I datori di lavoro dei Pubblici Esercizi e del Terziario anche avanzato evadono regolarmente le tasse, Tributi ed Oneri previdenziali pagando le persone utilizzate, per lo più giovani o studenti, con alcune decine di euro al giorno. Le evasioni più notevoli si verificano nei locali notturni, ove specialmente dal Venerdì alla Domenica vi è un super affollamento sino all'alba, con l'utilizzo enorme di lavoratori non in regola. Il problema è stato evidenziato, nel corso di una riunione presso la sede della Confederazione Sindacale CISAS, cui ha partecipato anche il Segretario Generale della CISAS Campania Mario De Florio .
I giovani lavoratori per lo più camerieri, baristi ed addetti cucina, hanno lamentato di essere sottopagati, al nero e senza contributi mentre effettuano lavori usuranti e duri. Appena si lamentano, vengono licenziati come anche avviene per chi si ammala o per le giovani in gravidanza.
La Segreteria della CISAS ricorda che la stessa problematica è stata trattata anche per gli Addetti al Commercio, ormai a lavoro sette giorni su sette, dalla mattina alla sera senza ricevere le indennità di straordinario e di lavoro festivo. Il Sindacato ritiene opportuno maggiori controlli da parte degli Uffici Competenti, ivi compreso anche l'Agenzia delle Entrate, anche per quando attiene le autorizzazioni amministrative e sanitarie, oltre i controlli fiscali.

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