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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Crisi commercio: i pos diminuiscono del 15% a Caserta

Caserta - La chiusura di molti esercizi commerciali si ripercuote direttamente anche sul calo dei P.O.S., le apparecchiature per effettuare pagamenti con bancomat e carte di credito, che in Campania tra 2012 e 2011 sono diminuiti del 12%, un dato...

La chiusura di molti esercizi commerciali si ripercuote direttamente anche sul calo dei P.O.S., le apparecchiature per effettuare pagamenti con bancomat e carte di credito, che in Campania tra 2012 e 2011 sono diminuiti del 12%, un dato che pone la regione tra le 3 peggiori d'Italia dopo Valle d'Aosta (-17%) e Sardegna (-13%). A rilevare questa tendenza è CPP Italia, società del gruppo inglese CPP specializzata nella protezione delle carte di pagamento, che nel nostro paese ha oltre 700 mila clienti e assicura più di 3 milioni di carte di credito.
"Le possibili cause di queste riduzioni - spiega Walter Bruschi, chairman NE di CPP Sud Europa – sono riscontrabili da un lato nella crisi economica che ha fatto chiudere molti esercizi commerciali, dall'altro in una ingiustificata diffidenza degli italiani nell'utilizzo degli strumenti alternativi al contante, ancora utilizzato nel 90% delle transazioni contro una media europea di circa il 70%".
Caserta (-15%) è la provincia che nella regione ha registrato la diminuzione maggiore del numero dei P.O.S., classificandosi all'ottavo posto in Italia. A seguire, nella classifica di CPP Italia, troviamo Napoli, dove le postazioni per i pagamenti elettronici si sono ridotte del 13%, e Avellino (-11%). Cali relativamente più contenuti a Salerno (-8%) e Benevento (-7%).
"Per invertire questa tendenza – aggiunge Bruschi – sarebbe opportuno realizzare delle campagne di 'educazione' all'utilizzo consapevole e sicuro della moneta elettronica. Bancomat e carte di credito sono, infatti, molto più sicure del contante: in caso di furto di un portafoglio, ad esempio, il denaro sarà irrimediabilmente perso, mentre le plastic card potranno essere facilmente bloccate. Anche in caso di clonazione, poi, sarà sufficiente denunciare la propria estraneità agli acquisti fraudolenti per vedersi rimborsare le somme ingiustamente addebitate. A tutto questo – conclude Bruschi – si lega il tema più che mai attuale della tracciabilità dei pagamenti e della lotta all'evasione fiscale".
Allargando l'arco temporale dell'indagine agli ultimi 8 anni, periodo 2004-2012, CPP fa notare che in Campania il numero dei P.O.S. è cresciuto del 73%, terza migliore performance dopo quella di Calabria (+82%) e Basilicata (+79%). La provincia che ha registrato l'incremento maggiore è Caserta (+102%), che è anche quarta in Italia, direttamente seguita da Benevento (+100%), che nella classifica nazionale è quinta, e Avellino (+81%). Chiudono la classifica regionale Salerno (+68%) e Napoli (+66%).

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