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Parte domani il X congresso FIOM di Caserta

Macerata Campania - Si svolgerà lunedì, 24 febbraio, dalle 14,30, presso il Centro Maestranze Edili di Macerata C., e martedì 25 febbraio, dalle 9,30, presso L'HOTEL Oriente di Vico Equense, il X congresso FIOM di Caserta. I lavori, ai quali...

Si svolgerà lunedì, 24 febbraio, dalle 14,30, presso il Centro Maestranze Edili di Macerata C., e martedì 25 febbraio, dalle 9,30, presso L'HOTEL Oriente di Vico Equense, il X congresso FIOM di Caserta. I lavori, ai quali parteciperanno Massimiliano Guglielmi, Segretario Generale Fiom Cgil Caserta, Andrea Amendola Segretario Generale Fiom Cgil Campania, Camilla Bernabei, Segretario Generale Cgil Caserta, Roberta Turi, Segretario Nazionale Fiom Cgil, avranno inizio lunedì con la nomina Presidenza Commissioni e continuerà con le relazioni dei partecipanti e col dibattito sulle questioni fondamentali alla base dell'evento. Il congresso continuerà martedì a Vico Equense con la conclusione del dibattito e le relazioni delle Commissioni sulle elezioni degli Organismi Dirigenti. Al centro dei lavori del 10° Congresso FIOM di Caserta, due sono le questioni fondamentali e sono racchiuse nello slogan: "Senza lavoro non c'è futuro e senza democrazia non c'è contrattazione". La profonda crisi dell'industria metal meccanica nella provincia di Caserta, infatti, sta cancellando migliaia di posti di lavoro e sta azzerando anni di esperienze ed eccellenze, nell'ambito dei settori storici metalmeccanici. Tra i più importanti ricordiamo: Elettrodomestici, Elettronica/Tlc, Automotive, Ferroviario.
L'assenza di proposte, tendenti a difendere e valorizzare, da parte del quadro istituzionale locale e Nazionale le eccellenze del Sud e della Provincia di Caserta, nell'ambito industriale, ha determinato (complice anche la grave crisi che sta colpendo il paese) la messa in discussione di tutti i processi di ristrutturazione che coinvolgono le più importanti multinazionali ancora presenti in Terra di Lavoro, come JABIL e ERICSSON. A complicare il difficile quadro si aggiunge la scelta fatta dalla Confederazione CGIL di siglare un accordo (10 gennaio 2014) insieme a CISL-UIL e Confindustria che limita gli spazi di autonomia delle categorie industriali nella contrattazione nazionale e territoriale e definisce meccanismi sanzionatori da applicare (ai fini di una esigibilità delle intese sottoscritte) alle organizzazioni sindacali/strutture/delegati RSU che dissentono (legittimamente) in caso di sciopero.
Viene, infine, preclusa la possibilità di far votare tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori sugli accordi che li riguardano. Nelle 45 assemblee svolte in queste settimane hanno votato circa 3000 lavoratrici e lavoratori, nonostante la pesante crisi, e, di conseguenza, le migliaia di ore di CIG che li coinvolge. In tutte le assemblee, le lavoratrici ed i lavoratori, hanno ripreso le criticità della discussione nazionale.

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