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Si celebra il X Congresso della FILT CGIL Caserta

Caserta - È tutto pronto per il X Congresso della FILT CGIL Caserta ( Federazione Italiana Lavoratori Trasporti), che si svolgerà venerdì, 21 febbraio, presso il Centro Maestranze Edili di Macerata Campania, a partire dalla ore 9,30. L'evento, i...

È tutto pronto per il X Congresso della FILT CGIL Caserta ( Federazione Italiana Lavoratori Trasporti), che si svolgerà venerdì, 21 febbraio, presso il Centro Maestranze Edili di Macerata Campania, a partire dalla ore 9,30. L'evento, i cui esiti confluiranno nei lavori del Congresso Confederale CGIL Caserta, programmato per il 10 e l'11 marzo prossimo, si svolge sulla base di un percorso congressuale di circa 20 assemblee e l'incontro con circa il 75% degli iscritti, che hanno manifestato un amplissimo consenso al documento di maggioranza, la cui prima firmataria è Susanna Camusso. Al centro della giornata di venerdì, dunque, che si concluderà con l'intervento di Giulia Guida, segretaria nazionale della FILT Cgil, ci saranno i temi del lavoro e della legalità, e la necessità di dare una svolta immediata alle attuali strategie di risanamento. Tra i relatori che apporteranno il loro contributo, oltre alla Segretaria Nazionale della FILT, Giulia Guida, ci saranno il Segretario Generale uscente FILT Caserta, Natale Colombo, Mario Salsano, Segretario Generale FILT CGIL Campania, Camilla Bernabei, Segretaria Generale della Camera del Lavoro di Caserta. La giornata si concluderà con l'elezione del Comitato Direttivo della FILT Caserta e con la convocazione immediata dello stesso, che dovrà esprimersi sulla proposta della Segretaria nazionale, a nome dei centri regolatori. Il Congresso si svolge a ridosso di una crisi economica che si fa sentire ancora molto forte in Terra di Lavoro, e più forte nel settore dei trasporti, se solo si considera l'insostenibile situazione generale della provincia di Caserta, sia per il trasporto urbano che per quello dei collegamenti con le periferie. La crisi in atto riflette fortemente, nel nostro territorio, l'evidente difficoltà ad adattarsi ai grandi cambiamenti che hanno investito il contesto economico internazionale negli ultimi due decenni, ovvero la globalizzazione ed il processo di integrazione europea. A ciò si è aggiunta la perdurante debolezza della domanda interna che nello scorso biennio ha avuto una significativa contrazione a seguito delle tensioni del mercato del credito e delle manovre di finanza pubblica. Con tali presupposti, è lo sviluppo industriale che va assolutamente rilanciato, attraverso un processo di ristrutturazione e di recupero della competitività. Le leve da utilizzare per raggiungere tale obiettivo sono da ricercarsi in politiche attive per il lavoro che devono rendere più agevole ed efficace la ricollocazione della forza lavoro rispetto alla diversificazione delle domanda. I dati, che rispecchiano lo stato dell'intero Paese, purtroppo, continuano ad essere assolutamente raccapriccianti e il tasso di disoccupazione continua a salire, con una percentuale più elevata tra i giovani. Si evidenzia una situazione drammatica, confermata anche dai dati INPS, rispetto alle domande di sussidio che nei primi 11 mesi del 2013 sono aumentate del 32% rispetto allo stesso periodo del 2012. In tale scenario, impieghi temporanei, collaborazioni saltuarie e cassa integrazione riguardano ormai il 50% dei lavoratori attivi, rendendo il posto fisso una certezza del passato. È un quadro, quello si prospetta, che non risparmia nessuna generazione, per cui non si può più parlare solo di "giovani precari" poiché che la precarietà ha raggiunto le fasce di età medie e medio alte della popolazione e all'incertezza dei figli si è aggiunta quella dei genitori, mettendo in crisi anche il sistema-famiglia. Una crisi dai contorni preoccupanti, quindi, nella quale è sempre più evidente la minaccia e l'aggressione delle organizzazioni malavitose che, forti della disponibilità' di capitali illegali, compenetrano ulteriormente il tessuto dell'intera economia. Un rilancio dell'occupazione è, quindi, indispensabile. Esso passa necessariamente attraverso l'introduzione di meccanismi di agevolazioni fiscali e di sostengo allo sviluppo del tessuto industriale senza trascurare i bisogni legati alla formazione ed alla riqualificazione professionale. Pertanto, percorsi specifici vanno individuati, innanzitutto, per favorire l'occupazione giovanile, fascia a forte rischio di esclusione sociale, ma che va adeguatamente supportata per essere lanciata nelle nuove sfide che la globalizzazione impone. La sfida del sindacato è, dunque, quella di una FILT che abbia un gruppo dirigente capace di misurarsi con le vere necessità organizzative, che sia in grado di far crescere nelle proprie autonomie le RSU, supportarle ma non sostituirle nell'esercizio del proprio ruolo. Un gruppo dirigente da armonizzare con le nuove competizioni che avanzano, per le quali la storia rappresenta un punto di crescita, su cui tarare l'azione dell'oggi per proiettarla sul domani. Tutto ciò potrà avvenire attraverso un confronto capace di realizzare i migliori accordi possibili, gli unici che giustificano l'esistenza del valore aggiunto che solo il sindacato sa offrire al mondo del lavoro.

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