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Istat: recessione verso frenata ma la disoccupazione continua a salire in Italia

(Roma) Lo scenario macroeconomico permane frammentato. Tra le economieavanzate, gli Stati Uniti mostrano vigorosi segnali di crescita mentrenell'area euro gli indicatori anticipatori evidenziano i primi segnali dimiglioramento. L'assestamento del...

(Roma) Lo scenario macroeconomico permane frammentato. Tra le economieavanzate, gli Stati Uniti mostrano vigorosi segnali di crescita mentrenell'area euro gli indicatori anticipatori evidenziano i primi segnali dimiglioramento. L'assestamento del prezzo del petrolio ai bassi livelliattuali è previsto influire moderatamente, in senso positivo, sullacrescita economica dei principali paesi europei. La fase di contrazionedell'economia italiana è attesa arrestarsi nei prossimi mesi, inpresenza di segnali positivi per la domanda interna. Le condizioni delmercato del lavoro rimangono tuttavia difficili con livelli di occupazionestagnanti e tasso di disoccupazione in crescita.
Il tasso di disoccupazione ha continuato a salire: in ottobre, i dati destagionalizzatihanno evidenziato una crescita di tre decimi di punto rispettoa settembre, raggiungendo il valore massimo di 13,2%, sensibilmentepiù elevato rispetto alla media europea (11,5%). La crescitadel tasso di disoccupazione è visibile anche nei dati non destagionalizzati:in T3 si è verificato un incremento di cinque decimi di punto rispettoallo stesso trimestre del 2013. L'andamento si deve alla crescita dellepersone in cerca di occupazione (+5,8% l'aumento tendenziale) e traqueste è aumentata soprattutto la quota di disoccupati in cerca di primaoccupazione (+17,6%). La crescita delle persone in cerca di lavoro siaccompagna comunque ad un allungamento dei periodi di disoccupazione:l'incidenza dei disoccupati di lunga durata (quota di persone checercano lavoro da più di un anno) è salita nell'anno in corso dal 56,9%al 62,3%. Questo gruppo di individui, generalmente considerati pocoappetibili dalle imprese, costituisce un fattore di freno alla discesa delladisoccupazione soprattutto nel Mezzogiorno (Figura 9).Alla crescita dei disoccupati si è aggiunta anche quella delle personedefinite più vicine al mercato del lavoro (+8,3% rispetto allo stesso trimestredell'anno precedente).
Tra gli inattivi, inoltre, sono cresciuti coloroche non hanno cercato attivamente lavoro perché ritengono di nonriuscire a trovarlo (lavoratori scoraggiati, +6,5%).Nel complesso la ricerca del posto di lavoro risulta caratterizzata da elementicontrastanti: da un lato nuovi attori si muovono alla ricerca di un postodi lavoro, dall'altra le persone già sul mercato sperimentano difficoltàcrescenti nel trovare una occupazione.

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