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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Bancari in sciopero il 30 gennaio: quattro grandi manifestazioni

(Roma) Le sigle sindacali Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil , Uilca Uil e Unisin hanno indetto uno Sciopero Generale di tutta la categoria dei bancari per l'intera giornata del 30 gennaio 2015. "Lo sciopero - spiegano i proponenti - è...

(Roma) Le sigle sindacali Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil , Uilca Uil e Unisin hanno indetto uno Sciopero Generale di tutta la categoria dei bancari per l'intera giornata del 30 gennaio 2015. "Lo sciopero - spiegano i proponenti - è indetto a sostegno del diritto della categoria al rinnovo del CCNL e contro la decisione unilaterale di ABI di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dal 1 aprile 2015".Ecco le motivazioni spiegate nel volantino diffuso dai sindacti: "Perché il contratto nazionale deve rimanere primo elemento di diritto, non derogabile, a difesa dell'occupazione e dell'Area Contrattuale. Perché il bancario non è un numero senza volto, ha una storia, una carriera, una professionalità e il diritto di difendere il potere d'acquisto dei salari e la dignità del lavoro. Perché vogliamo rimanere bancari al servizio del Paese, contro l'egoismo dei banchieri al fianco dei clienti e dei risparmiatori".
Nella giornata di venerdì 30 gennaio si terranno quattro grandi manifestazioni, di lavoratrici e lavoratori a Milano, Ravenna, Roma e Palermo.
Nelle prime assemblee che stiamo svolgendo in preparazione dello sciopero del 30 gennaio, registro un grandissimo consenso alle posizioni del sindacato, che prefigura una grande giornata di mobilitazione. È molto forte tra le lavoratrici e i lavoratori l'idea che l'Abi deve superare le pregiudiziali che hanno portato alla rottura e ripristinare la pari dignità riconoscendo il valore del contratto nazionale di lavoro". È quanto afferma il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, in merito alla giornata di astensione dal lavoro proclamata dai sindacati di categoria per il prossimo venerdì 30 gennaio dietro le parole, ricorda, "#sonobancario al servizio del paese".
Queste motivazioni, prosegue il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil, "oltre alla scelta miope di aver dato la disdetta annunciando la disapplicazione contrattuale dal primo di aprile, devono portare ad una adesione e partecipazione allo sciopero del 30 gennaio, pari a quella che siamo stati capaci di produrre nell'ultimo sciopero del 31 ottobre scorso". Per Megale "serve una grande riuscita dello sciopero per conquistare il nuovo contratto e sconfiggere i banchieri. Per far questo la difesa dell'occupazione e dell'area contrattuale, che eviti l'espulsione di 60/70 mila persone, deve andare di pari passo con la tutela del salario reale e degli istituti che concorrono alla crescita del salario stesso", conclude.

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