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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Istat: retribuzioni aprile 1,2%, peggio da 1982

(Roma) Alla fine di aprile 2014 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 38,4% degli occupati dipendenti e corrispondono al 37,6% del monte retributivo osservato.Nel mese di aprile l'indice delle...

(Roma) Alla fine di aprile 2014 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 38,4% degli occupati dipendenti e corrispondono al 37,6% del monte retributivo osservato.
Nel mese di aprile l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dell'1,2% nei confronti di aprile 2013. Complessivamente, nei primi quattro mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
Con riferimento ai principali macrosettori, ad aprile le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,6% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.I settori che ad aprile presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,5%); agricoltura e telecomunicazioni (entrambi 3,1%). Si registrano variazioni nulle nel settore alimentari bevande e tabacco e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di aprile è stato recepito un solo accordo e nessuno è scaduto.
Alla fine di aprile la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 61,6% nel totale dell'economia e del 50,3% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 28,3 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 14,5 mesi per quelli del settore privato.

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