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Cultura

SPECIALE CONCORSO “LUCIA FERRARA”. “Il potere dei libri” di Chiara Ciccarelli

E' la prima classificata nella categoria “Fiabe” dedicata alla scuola secondaria di primo grado

Casertanews ha scelto di essere media-partner del concorso letterario intitolato alla memoria di Lucia Ferrara, una giovanissima ragazza di appena 17 anni, scomparsa troppo presto, che amava leggere. La sua passione è diventata una memoria che non dovrà più scomparire. E' stato così indetto un concorso dedicato ai ragazzi di età compresa tra i 10 e i 21 anni, che frequentano la scuola secondaria di primo grado, di secondo grado ed i primi anni di università. Di seguito vi proponiamo ‘Il potere dei libri’ di Chiara Ciccarelli (12 anni), prima classificata nella sezione ‘Fiabe’ dedicata alla scuola secondaria di primo grado.

IL POTERE DEI LIBRI

C’era una volta un’allegra e vivace ragazzina di nome Fox.

Fox aveva undici anni ed era la principessa del regno di Fiolib; viveva in un enorme castello tutto colorato insieme a sua madre, la regina Sunny e a suo padre, il re Carlo.

Volete sapere perché il suo Paese si chiamava così? Fiolib deriva dai nomi: fiori e libri, proprio perché c’erano fiori e libri dappertutto.

Con i fiori si potevano creare moltissimi profumi, anche per dare odori diversi alla posta; di solito si usavano essenze di girasoli per scrivere agli amici, polvere di margherite o di viole per i parenti, le lettere che si scambiavano gli innamorati odoravano di rose, le bollette ricordavano l’odore di una casa pulita…

Le piante utilizzate per creare i profumi non erano rare; dalle finestre di ogni abitazione scendevano tantissimi rampicanti, che cambiavano a seconda delle stagioni: in inverno c’erano i glicciglaciali, piccoli fiori, quasi di ghiaccio, che servivano per creare pozioni di raffreddamento da usare in estate per dimore o persone, oppure per infusi di pietrificazione adatti a qualche scherzetto; in primavera sbocciavano le primule verdeggianti, sottili piante verdine, simili alle primule, da usare per fare magie di bellezza; in estate si facevano avanti i solimoni, fiorellini gialli, che facevano nascere frutta fresca ogni pomeriggio caldo; infine, in autunno, c’erano i dodici soffici soffi di vento, che erano piante arancioni usate per creare mini ventilatori di foglie.

Nelle migliaia di campi di Fiolib si trovavano, invece, i classici fiori che i bambini raccoglievano per fare collezioni di petali.

Insomma… per le strade della città era tutto un trionfo di colori e profumi. Questo regno però aveva qualcosa di ancora più speciale: gli abitanti potevano uscire e rientrare nei libri, vivendo milioni di avventure con tanti personaggi diversi.

Tutti amavano tuffarsi nella lettura per visitare paesi lontani, conoscere popoli diversi, provare nuove esperienze e trascorrere ore indimenticabili.

I cittadini di Fiolib divoravano libri su libri, apprendendo così tutti i segreti della vita e del mondo. Essi non sapevano ancora che quest’amore per la lettura, un giorno avrebbe salvato il loro regno, grazie alla principessa, che era una delle lettrici più accanite e che dai libri traeva tante informazioni utili per tutti.

Fox adorava entrare nei libri, soprattutto in quelli di magia per imparare nuovi incantesimi e, in uno dei tanti, aveva incontrato tre esserini che sarebbero diventati i suoi migliori amici; erano lo gnomo Flick e i folletti gemelli Stef e Ambra che la accompagnavano sempre nelle sue avventure, anche di notte.

La principessina era molto brava con la magia, perché le strane creaturine le avevano insegnato quali erano le proprietà di ogni ingrediente e i libri le spiegavano come creare pozioni varie.

La sua passione erano gli incantesimi di trasfigurazione, che alcune volte sperimentava anche su di sé. Capitava che avesse lunghi capelli neri o corte trecce rosse, oppure aveva gli occhi marroni e subito dopo azzurri, ma quasi sempre usava queste trasformazioni solo a casa, perché, altrimenti, i suoi amici avrebbero fatto fatica a riconoscerla.

Molti le si rivolgevano per cambiare aspetto o per ottenere qualche pozione: “Principessa mi rendi alta?” le chiedevano, oppure “Principessa hai qualcosa da darmi per scacciare i topi dalla cantina?”.

Anche se la mamma glielo proibiva, per evitare che la gente arrivasse a palazzo perfino a mezzanotte per risolvere i suoi problemi con la magia, lei accontentava tutti ed era per questo molto amata.

Accanto a questo regno ce n’era un altro tutto scuro e pieno di tristezza chiamato Antife.

Non c’erano né libri, né fiori perché la regina Darky, crudele e maligna, li aveva proibiti, perciò gli abitanti non sapevano leggere e non conoscevano l’odore della primavera.

Dai sette anni in poi, tutti lavoravano dall’alba al tramonto e avevano un solo giorno libero all’anno, nel quale dovevano stare chiusi in casa a far nulla. Se nel resto dei giorni qualcuno veniva beccato a non lavorare, era immediatamente arrestato dagli scagnozzi di Darky e doveva stare in prigione per una settimana intera, modellando pietre per formare tanti mattoni che servivano a costruire palazzi, ovviamente tutti grigi o neri.

La sovrana era molto invidiosa di Fiolib e un giorno decise di rapire Fox, Sunny e Carlo e di conquistare quel territorio, per ridurlo nelle stesse condizioni di Antife. Per fare questo elaborò un piano, aiutata dal mago oscuro del regno: Antro.

-Mia regina, come posso servirla? – chiese Antro, arrivato a corte.

-Mago, devi crearmi un incantesimo per intrappolare la famiglia reale di Fiolib. – rispose la cattiva regina.

-Facile, ma lungo… mi dia una settimana e avrà quello che desidera – e con un inchino il mago sparì.

Intanto nel regno felice, Fox aveva organizzato, due mesi prima, con i bimbi del villaggio più vicino, una spedizione nei libri che parlavano di luoghi infestati dal male per farvi ritornare la bontà e la pace. Stavano preparando polveri incantate, formule e incantesimi, ma la principessa, che era la migliore in questo campo, aveva trovato un libro intitolato “Male e come sconfiggerlo” che conteneva una ricetta complessa e potente, la quale, dopo un mese e mezzo di lavoro era quasi ultimata.

Ovviamente per procurarsi i vari ingredienti Fox si era fatta aiutare da Flick, Stef e Ambra. Da sola non avrebbe mai trovato saliva di drago o muco di troll, nè sarebbe riuscita a raccogliere una fiamma arancione senza bruciarsi.

  • Foooooox!!! – urlò correndo una mattina un bimbo di nome Colin –Ho finito la mia prima pozione, ho imparato cinque formule e preparato nove polverine incantate portapace!
  • Bravissimo Colin! – rispose lei -Fox- esclamò un ragazzino più o meno dell’età della principessa, della quale era anche molto amico – ho caricato tre carri con pozioni e polveri e ho creato un quaderno nel quale ho inserito trenta formule antimale, che ho imparato a memoria.
  • -Ottimo Harry! – rise meravigliata la giovane, facendo arrossire l’amico –Direi che dopodomani potremo partire. Mi serve solo un altro giorno per finire la mia pozione. Fox si diresse a casa e, una volta arrivata, riprese a fabbricare l’intruglio che avrebbe salvato migliaia di regni fantastici. Arrivata all’ultimo punto, lesse ad alta voce la fine della ricetta: “Dopo 24 ore aggiungere una lacrima sincera.”
  • Hai detto qualcosa tesoro? – chiese la madre dalla cucina.
  • No mamma.
  • Ok, cara.

“Aspetterò” pensò sospirando la ragazzina, e fece per andare ad aiutare la regina a preparare il dolce alla crema, portando con sé la pozione per fargliela vedere ma, dopo il primo passo, si bloccò; Darky aveva dato ordine di utilizzare la magia, preparata da Antro per intrappolare Fox e la sua famiglia perciò, all’improvviso, una nube nera si abbattè su Fiolib.

In meno di tre secondi Carlo, Sunny e la giovane vennero teletrasportati nelle prigioni di Antife.

- Cosa è successo? – gridò la principessa.

  • Non lo so amore, stai tranquilla, non accadrà nulla di male – rispose la madre.

La giovane capì dove si trovava, pur essendo circondata dal buio, e iniziò ad urlare, chiedendo aiuto, ma nessuno, ovviamente, arrivò.

Intanto a Fiolib tutti erano spaventati dall’improvvisa apparizione di quell’enorme nuvolone, impossibile da non notare.

Flick, Stef e Ambra, appena lo videro, corsero al palazzo reale per cercare Fox e, non trovandola, capirono che c’era lo zampino di Darky.

Radunarono tutte le pozioni magiche che avevano e, come tre saette, si diressero verso Antife.

-Dove terresti un “PRIGIONIERO”? – disse Stef, scandendo bene l’ultima parola.

-Sei proprio un genio – rispose Flick –ovviamente in prigione!

-Ma ragazzi, non abbiamo un piano! – esclamò all’improvviso Ambra scostandosi i capelli rossi dal viso –Come faremo a eludere la sorveglianza delle guardie?

-Mmmm… ci sono! – esclamò il folletto –Sonnifero.

-Ok, ma dove lo prendiamo? – chiese la sorella – il sonnifero non lo abbiamo 5 portato con noi. -

-Quello no, ma io ho conservato alcune vecchie polverine incantate e mi ricordo di averne… sì eccola… una che provoca un sonno profondo per un giorno intero. – la consolò il fratello Stef vedendola triste.

-E’ perfetta! – sulla faccia della ragazzina comparve un largo sorriso.

-Effettivamente me l’ha data Fox - rise il fratello -si è praticamente salvata da sola.

-I libri le hanno insegnato tanto. – affermò Flick.

Intanto nel carcere il re Carlo si disperava e la figlia per consolarlo gli disse: “Papà non fare così. Mi sono appena ricordata di aver letto che la malvagità può essere sconfitta solo da una pozione che stavo preparando ieri prima del teletrasporto. Il problema è che mi manca una lacrima sincera.”

-Cos’è questo rumore? – chiese la regina Sunny.

Si sentirono delle voci. Gli amici della principessa erano entrati nel castello e stavano spargendo la polvere ovunque, cercando di buttarla addosso a tutte le guardie, ma queste ultime si erano accorte della loro presenza e provavano in tutti i modi a catturarli.

Stef e Ambra avevano afferrato Flick che non possedeva le ali e lo stavano sorreggendo per le braccia, sperando che l’incantesimo facesse effetto presto. Piano piano videro le guardie, che prima tendevano le braccia verso il cielo, crollare sul pavimento ad una ad una.

-Questa ha la chiave delle prigioni! – urlò lo gnomo indicando un corpo steso a pancia in su. Prese la chiave e con i folletti corse giù verso le prigioni, mentre Fox raccontava episodi tristi alla madre e al padre, nella speranza che uno dei due piangesse, per procurarsi l’ultimo ingrediente.

-Non ce n’è bisogno– esclamò qualcuno; dalla porta comparvero le tre creature fatate, commosse al punto da avere gli occhi colmi di lacrime, che la loro compagna raccolse subito.

-Grazie – mormorò.

-Come avete fatto ad entrare? – chiese la regina.

-Polvere sonnifera – rispose Ambra – semplice, ma potente! Le guardie si sono addormentate come ghiri.

La pozione antimale intanto era pronta.

Tutti insieme corsero nella sala del trono e si nascosero dietro le statue.

-Dov’è la regina? – chiese Carlo.

-Penso sia uscita ma è quasi l’ora del tè –rispose Sunny – quindi, dovrebbe rientrare presto.

-Fox togli i corpi delle guardie con una delle tue magie. – sussurrarono i due folletti contemporaneamente.

Fox ubbidì, formulò alcune parole e le guardie vennero teletrasportate nelle prigioni.

Tutti sobbalzarono quando, improvvisamente, Darky entrò nella sala, chiedendo di ricevere immediatamente il suo tè che era stato preparato su un carrello sistemato vicino alla statua dove si era nascosta la famiglia reale di Fiolib al completo.

La principessa silenziosamente si avvicinò e versò nella teiera la pozione. L’omino che accompagnava la regina oscura, fortunatamente non la notò e versò nella tazza il contenuto della teiera.

Darky lo bevve e, per incanto, si trasformò in una giovane donna vestita in modo vivace e con dei lunghi capelli rossi come quelli di Ambra. Anche tutto il regno si colorò, sbocciarono migliaia di fiori, gli abitanti divennero felici e l’amore tornò ad Antife.

-Dove sono? Che mi è successo? – chiese confusa la sovrana.

-Ora le tenebre sono finalmente sparite e anche in questo regno presto si conosceranno i profumi delle varie stagioni e si potrà viaggiare in tanti libri appassionanti. – risposero tutti gli altri in coro.

Finalmente la vita era allegra anche lì e il bene aveva di nuovo trionfato sul male grazie al potere dei libri che illuminano la mente e donano il sapere.

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