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Cultura Recale

Tre giornate dedicate al ricordo della Shoah all’istituto ‘Giovanni XXIII’

Gli studenti ricorderanno così lo sterminio dell’Olocausto

«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre» [Primo Levi, “Se questo è un uomo”]. L’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Recale, diretto da Giuseppina Presutto, ha dedicato tre appuntamenti alla “Giornata della Memoria”.

Il 29 gennaio, gli alunni delle classi IV e V della scuola Primaria hanno riflettuto sulla Shoah, attraverso la visione del film “Il viaggio di Fanny”. E' seguita l’analisi di un PPT per ribadire l’importanza di non dimenticare quella che resterà sempre una delle pagine più tristi della nostra storia, nella consapevolezza che l’olocausto, così come la persecuzione delle altre “minoranze”, è la drammatica conseguenza dell’arrogante, irrispettosa presunzione che un’identità sia migliore dell’altra. Vedere la diversità come un valore è un presupposto fondamentale per stabilire un dialogo con gli altri, basato sulla tolleranza.

Il 30 gennaio, gli studenti della scuola Secondaria di primo grado rivivranno, nel ricordo, il Getto di Terezín, una struttura di internamento e di deportazione utilizzata dalle forze tedesche durante la Seconda guerra mondiale. Incorporata dal Terzo Reich nel 1938, la città della Repubblica Ceca, a 60 km da Praga, è nota per aver concentrato nel campo omonimo i maggiori artisti, il fior fiore degli intellettuali ebrei mitteleuropei, pittori, scrittori, musicisti e con una forte presenza di bambini.

Il 31 gennaio, sempre alla Secondaria di viale Europa, si terrà una conferenza sulla Shoah. Interverranno, tra gli altri, la dirigente Presutto, Domenico Marzaioli, attivista delle Agende rosse e partigiano della costituzione e Nico Pirozzi, giornalista e scrittore.  La “Giornata della Memoria” si celebra nel mondo il 27 gennaio. In questo giorno, nel 1945, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono nei pressi della città polacca di Auschwitz, scoprendo l’enorme campo di concentramento e sterminio utilizzato nel corso del genocidio nazista. È stato calcolato che ad Auschwitz morirono più persone che in qualsiasi altro campo di concentramento nazista. Sui numeri non ci sono certezze, ma secondo i dati dell’US Holocaust Memorial Museum, le SS tedesche uccisero almeno 960mila ebrei, 74 mila polacchi, 21mila rom, 15mila prigionieri di guerra sovietici e 10mila persone di altre nazionalità.

Il “Giorno della Memoria” è stato riconosciuto ufficialmente da una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1 novembre 2005, durante la 42esima riunione plenaria dell’organizzazione. Delegazioni provenienti da tutto il mondo partecipano alle commemorazioni organizzate all’interno del campo di Auschwitz, negli altri campi di concentramento dell’Europa Centrale e in molti altri Paesi e città. 

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