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Cultura

Violenza di genere: la testimonianza dello zio di Federica Mangiapelo, uccisa a 16 anni dal fidanzato

Il giornalista ospite del convegno organizzato da Renato Calzolaio

Si è registrata una grande partecipazione al convegno “Violenza di genere: strumenti di contrasto ad una piaga culturale” organizzato da Renato Calzolaio in collaborazione con l’Associazione “TUtela i tuoi diritti”, e con il patrocinio del Comune di Caserta.

Emozionante la testimonianza diretta di Massimo Mangiapelo, giornalista ed autore de libro “Federica la ragazza del lago”, zio di Federica Mangiapelo, la sedicenne uccisa dal fidanzato che tutti ricorderanno trovata morta sulle sponde del lago di Bracciano la notte di Halloween del 2012, che ha raccontato cosa prova una famiglia a cui viene portata via una figlia, una sorella, una nipote, coinvolgendo tutti i partecipanti in una riflessione profonda e commovente.

Incisiva la presenza dell'assessore alle Politiche Sociali Maddalena Corvino che ha dichiarato che prossimamente saranno tanti i progetti di prevenzione, dimostrando una significativa attenzione istituzionale alle azioni di contrasto alla violenza sulle donne. Hanno poi seguito gli interventi dei relatori: Maria Luisa Casale, l’Associazione “Tutela i tuoi diritti”, Monica Funaro, fondatore dell’associazione “Azione e Partecipazione”, Federica Tessitore, psicologa e psicoterapeuta sistemico relazionale, Maria Teresa Conte, Presidente Associazione Antiviolenza “Voci nel silenzio”, hanno delineato la complessa realtà che riguarda la violenza di genere, sia sul piano socio-culturale che normativo, e posto la riflessione sull’importanza del coinvolgimento delle sinergie del mondo associativo con quelle di una rete di professionisti della tutela dei diritti, per la diffusione di una formazione nel contrasto alla violenza contro le donne.

“Questo convegno su un tema così delicato, è stato un bellissimo segnale all'intera comunità, l'affluenza e il contributo di tutti hanno sicuramente posto le basi per la costruzione di una rete tra associazioni e professionisti, scopo di questo incontro, che saprà proseguire il lavoro di sensibilizzazione culturale sul territorio riguardo un fenomeno così importante che richiede sensibilità, e ascolto da parte della politica, delle istituzioni e della società civile. Spesso la violenza si radica soprattutto in contesti di impoverimento culturale dove i casi che arrivano ad essere denunciati sfiorano appena solo il 12%, è una sfida che si deve lanciare ogni giorno, sì può e si deve fare di più”, ha dichiarato Monica Funaro a margine del convegno. L’organizzatore Renato Calzolaio ha ringraziato tutti per la grande affluenza e partecipazione e preannunciato il prossimo impegno per la realizzazione di una conferenza sul bullismo.

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