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Una fiera primaverile sul formaggio in collaborazione con la Regione

Calitri - A Calitri una fiera primaverile sul formaggio. E' l'idea della Regione Campania che intende organizzare quest'anno un evento per valorizzare un ulteriore prodotto di pregio del settore agroalimentare altirpino. Lo annuncia l'assessore...

A Calitri una fiera primaverile sul formaggio. E' l'idea della Regione Campania che intende organizzare quest'anno un evento per valorizzare un ulteriore prodotto di pregio del settore agroalimentare altirpino. Lo annuncia l'assessore regionale all'Agricoltura, Gianfranco Nappi, nel convegno di sabato 6 febbraio "I progetti integrati di filiera: opportunità per le aree interne del Mezzogiorno" tenutosi a Calitri e promosso dall'Assessorato regionale all'Agricoltura – Stapa Cepica Avellino e Eapsaim (Ente Autonomo Promozione Sviluppo Aree Interne Mezzogiorno).
"Nella delibera regionale di proposta correlata agli eventi 2010 – afferma Nappi – ho presentato l'idea di un evento fieristico da fare qui a Calitri dedicato all'agricoltura". "Si deciderà- continua – se legarlo al formaggio".
Un'idea che ben si sposa con quella che è un'altra vocazione del quartiere fieristico di Calitri dove sono in corso i lavori di realizzazione della formaggioteca regionale.
Il dibattito offre anche un'analisi approfondita sui progetti integrati di filiera (Pif): strumenti strategici dell'attuale Piano di Sviluppo Rurale campano e al vaglio al momento di Palazzo Santa Lucia."Il mio augurio – dice l'assessore Nappi - è che tutti i 15 progetti presentati rimangano in piedi. Faremo di tutto per fare in modo che questo si possa determinare. Sono contento che l'Irpinia sia la provincia più presente nella maggior parte dei progetti integrati di filiera presentati". L'esponente della Giunta regionale non manca di sottolineare come il Pif sia l'unica strada per uscire dalla crisi perché stimola la cooperazione territoriale. "Uno strumento – conclude Nappi - che si basa su un forte ancoraggio territoriale e rintracciabilità totale del prodotto. Noi lavoreremo per portare avanti i progetti che corrispondono a questi principi".
Focus poi sul progetto integrato di filiera cerealicola che punta a creare un asse grano-pasta attraverso una serie di interventi multidirezionali in innovazione, formazione, ricerca e promozione. "Una grande possibilità di sviluppo per le aree interne" dichiara entusiasta Giuseppe Di Milia, sindaco di Calitri. "La strategia della Regione Campania – prosegue – è quella di mirare alla qualità dei prodotti. Un fattore essenziale per poter essere presenti in maniera appetibile nei mercati"."Credo che il Pif – aggiunge Alfonso Tartaglia dirigente Stapa - Cepica Avellino – abbia costruito una virtuosa governace territoriale. Tutta la filiera cerealicola è stata rappresentata in maniera esaustiva. Un progetto di tal genere non può essere lasciato inosservato. Può senza dubbio essere un esempio per il futuro".
"Come Coldiretti – sostiene Giovanni Colucci, vicedirettore provinciale dell'associazione di categoria - abbiamo sempre creduto in questo progetto di filiera. Per la prima volta, in Irpinia, si è o inaugurato un nuovo rapporto tra i soggetti interessanti in una filiera".Spunti importanti di riflessione arrivano anche dalla Confartigianato di Avellino. "La partecipazione al Pif – valuta il presidente Ettore Mocella - è un'occasione di immaginare un nuovo sviluppo basato sulle produzioni di qualità e sulle tradizioni. Vediamo in questo progetto una svolta. La possibilità di costruire una rete di attori sociali".
Altro tema affrontato nel convegno l'innovazione di prodotto che costituisce uno degli interventi prioritari che supportano il Pif cerealicolo. "Facendo innovazione e ricerca – afferma Emanuele Marconi- preside della Facoltà di Agraria dell'Università del Molise - si possono ottenere risultati. Il cereale si può adattare a qualsiasi esigenza d'innovazione tecnologica".
Concorde sull'importanza dell'innovazione applicata allo strumento di programmazione negoziale. Antonio Mango, presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori.
"L'aspetto singolare del Pif sono gli interventi che possono essere fatti in innovazione e ricerca. Servono le filiera, servono le aggregazioni del prodotto e serve la qualità. Sotto quest'ottica l'Irpinia ha fatto il massimo. C'è stata una coesione, una relazione che ha funzionato e questo ha prodotto sul territorio le energie sufficienti per arrivare in Regione con quattro progetti presentati".Marco De Matteis, presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Avellino e numero uno del Gruppo De Matteis capofila del partenariato che sottende il Pif cerealicolo, sofferma l'attenzione sulla valenza del progetto industriale legato allo strumento di filiera.
"Ci sono – analizza - aziende dello stesso settore che si sono messe insieme. Imprese concorrenti tra loro si sono unite perché hanno trovato un punto d'incontro di natura strategica". "I valori aggiunti di questo Pif – continua – sono la tracciabilità totale, dalla coltivazione del grano alla fase di trasformazione, e l'innovazione e la ricerca per il miglioramento qualitativo. La sfida è quella di fare della Campania un territorio di origine della pasta di qualità grazie alla aree interne che hanno una tradizione cerealicola".
"Abbiamo organizzato – conclude Raffaele Coppola assessore provinciale all'Agricoltura - una filiera con interessi che remano tutti verso la stessa direzione. Le azioni previste porteranno ad un miglioramento del prodotto". "Ma – avvisa - l'intervento deve essere funzionale ad un sostegno limitato nel tempo in modo tale che poi i settori interessati possano muoversi in maniera indipendente".

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