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Vengono dalla Campania i primi finalisti del Sirena d'Oro

Sorrento - Ottava edizione del concorso nazionale dedicato agli Oli DOP organizzato grazie all'impegno dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania e la Città di Sorrento con la partecipazione dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio...

Ottava edizione del concorso nazionale dedicato agli Oli DOP organizzato grazie all'impegno dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania e la Città di Sorrento con la partecipazione dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio, Federdop, Oleum e ICE.
Da Ariano Irpino - dove si sono tenute le preselezioni degli oli della Campania e del Lazio per un numero di 7 DOP rappresentate da 58 aziende - arrivano i nomi dei primi Oli DOP finalisti alla kermesse sorrentina in programma dal 26 al 28 febbraio, che nel frattempo riceveranno a Napoli, sabato 20 febbraio, la Menzione di Merito a loro attribuita per essersi qualificati all'ultima fase del concorso.
La selezione è stata compiuta da una rigorosa Commissione di assaggio composta da 12 assaggiatori iscritti negli appositi Elenchi regionali e presieduta da Giovanni Pipolo. Sono risultate "promosse" al secondo step 12 etichette.
Per il Lazio, sono state selezionate le DOP Canino, Sabina e Tuscia, e all'interno di queste si sono qualificati: Azienda Agricola Laura De Parri (Canino); Soc. Agr. La Mola di Anna Maria Billi (Sabina); Società Agricola Colli Etruschi Soc. Coop. e L'Oliveto Matarazzo (Tuscia).
Per la Campania le DOP che hanno preso parte alla selezione sono Colline Salernitane, Cilento, Penisola Sorrentina e Irpinia-Colline dell'Ufita. Tra le etichette presentate, accedono all'appuntamento finale: Frantoio Pietra Bianca e Cammarano Angelo Maria (Cilento); Az. Torretta Srl e Az. Agr. Massimo Ciuffi (Colline Salernitane); San Comaio Srl e Frantoio Ciccone Carmine (Irpinia-Colline dell'Ufita); Coop. Innovazione e Tradizione e Frantoio Ferraro Sas (Penisola Sorrentina).
Al concorso si affrontano i migliori produttori italiani che con serietà e professionalità, con il duro e rigoroso lavoro nelle aziende, hanno deciso di intraprendere la difficile e impegnativa strada della qualità e delle denominazioni di origine, proponendosi come i più autentici e fedeli interpreti delle peculiarità dei vari territori di produzione. Gli oli ammessi al concorso sono raggruppati per singola DOP e valutati da Commissioni di Assaggio che individuano, per ciascuna denominazione di origine, i migliori due oli, cui viene conferita la Menzione di Merito a condizione che superino il punteggio di 75 /100.
Per le Denominazioni che partecipano al Premio con almeno 5 campioni viene redatta una graduatoria tra le D.O.P. stilata sulla base della media dei voti ottenuti da tutte le aziende partecipanti al concorso per ciascuna D.O.P. Le prime tre classificate di questa graduatoria tra D.O.P. saranno presenti alla fase finale con tre campioni anziché due, cui sarà conferita la Menzione di Merito. Ai Consorzi che rappresentano le tre DOP vincitrici di questa graduatoria verrà attribuito un riconoscimento speciale.
La valutazione finale che si terrà a Sorrento, e a cui accederanno le prime due classificate di ogni DOP in ogni preselezione, avverrà con una Commissione Nazionale composta da sedici assaggiatori, in prevalenza capi panel provenienti da tutta Italia e iscritti negli appositi Elenchi regionali, e sarà presieduta da Luciano Di Giovacchino mentre Giovanni Pipolo, presidente delle commissioni di preselezione sarà Segretario di Giuria. I lavori saranno coordinati da Gaetano Avallone.
Sulla base delle valutazioni vengono stilate le tre graduatorie distinte per tipologia di fruttato ed individuati gli oli vincitori dopo la deanonimizzazione da parte del Segretario comunale.

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