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Convegno sull'oliva caiazzana e sapori del territorio

Ruviano - "L'Oliva caiazzana, come volano di sviluppo del territorio caratino: scenari, esperienze e strategie". E' il convegno in programma per domani nel salotto del centro storico di Ruviano (CE), in piazza nuova, quale appuntamento di chiusura...

"L'Oliva caiazzana, come volano di sviluppo del territorio caratino: scenari, esperienze e strategie". E' il convegno in programma per domani nel salotto del centro storico di Ruviano (CE), in piazza nuova, quale appuntamento di chiusura dell'evento "Le Vie del Gusto"."Un evento - spiega Raffaele Tralice, patron di Il Casolare di Vino di Allignano – a cui abbiamo voluto partecipare come primo passo per la promozione di un territorio, dove prodotti agricoli genuini e benessere sono gli ingredienti principali della vita quotidiana. E sono appunto inseriti nella nostra ricetta di relax a Il Casolare di Vino, dove la chef Maria Mone prepara appunto piatti che esaltano le tipicità del territorio, accompagnando i sapori con percorsi benessere e trattamenti con essenze di vino e creme a base di pallagrello rosso e bianco. Quest'anno poi abbiamo degustato la nostra prima annata di pallagrello bianco e a primavera sarà pronto anche il rosso. Il primo brindisi dunque lo abbiamo dedicato al territorio".Ecco dunque la presentazione a la kermesse "Le Vie del Gusto", evento all'insegna dei sapori e le tipicità della provincia di Caserta, con ingresso libero, organizzato dall'associazione Cuore Italiano e la società "Red Fashion Italia Agency". La manifestazione alla sua prima edizione si è aperta venerdi tra dibattiti e manifestazioni proiettate ad esaltare le tipicità locali quale la mela annurca e il maialino casertano. Il sabato sera segue la stessa scenografia e si passa domani all'Oliva. L'apertura stand è dalle ore 10.00 alle 20.00. Alle 11.00 è in programma il convegno dal tema:"L'oliva caiazzana come volano di sviluppo del territorio caiatino: scenari, esperienze e strategie". Interverranno: Professor Gianni Cicia, della Federico II di Napoli, Dottor Francesco Marconi, Slow Food Caserta, Dottor Vincenzo Coppola, Slow Food Volturno, Dottoressa Carmen Corso,dell'Associazione "Selvanova per il Sociale". Alle ore 12.30, chiuderà i lavori, il Dottor Antonio De Magistris, Presidente dell'Associazione "Cuore Italiano".

*IL CASOLARE DI VINO* - Il Casolare di Vino nasce nel gennaio 2010 in provincia di Caserta, esattamente ad Alvignano (Il Paese discende dall'antica città Cubulteria, che prende il nome da un importante di spicco della Roma Imperiale. I casali si formarono dopo la distruzione di Cubulteria nell' VIII/IX secolo con l'invasione dei Saraceni. Il paese nei secoli fu posseduto da numerose ed importanti famiglie feudatarie. Nella prossimità si trovano numerosi monumenti tra i quali chiese e castelli, oltre alla Reggia di Caserta e San Leucio i quali distano pochi Km).
La struttura nasce da un'idea dei fratelli Bonaventura e Raffaele Tralice, costruttori di Napoli, alla ricerca di un posto in piena campagna da condividere per i momenti di relax in famiglia. Dalla casa di campagna al progetto di creare un centro di accoglienza, con temi centrali enogastronomia e benessere, il passaggio è stato veloce. Al punto di recuperare un antico casolare circondato da 3 ettari di vigneto di pallagrello rosso.Qui con l'enologo Maurizio Caffarelli e l'agronomo Gaetano Pascale è stata fatta a settembre 2010 la prima vendemmia. Intanto però la struttura è già attrezzata con creme ed essenze a base di vino, con le quali si effettua vino terapia in un'area benessere tra vasche, massaggi e trattamenti simili.
Il Casolare di Vino vanta un'ampia area all'aperto e sale ristorative interne, dove si effettuano eventi e cerimonie. E' attrezzato con 5 camere (nominate come i vitigni autoctoni della Campania: Aglianico, fiano, greco di tufo, falangina e pallagrello). Risulta dunque l'ideale per week end di relax. A completare l'opera una chef donna, Maria Mone, 45 anni originaria di Caserta, 25 anni di esperienza nel mondo della ristorazione, grande conoscitrice dei prodotti del territorio e soprattutto della terra. I piatti della struttura rispecchiano la tradizione, con la riscoperta di antiche ricette come le Cicerchie (legume di Caserta della famiglia dei ceci) con allesse e mozzarella di bufala e la pizza figliata, un dolce natalizio con ripieno di frutta secca, miele e cioccolato. Non mancano i piatti a base di vino come ad esempio lo stufato di maialino al pallagrello.

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