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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Da vivandiere di Zagaria a colletto bianco del clan: Inquieto assolto e scarcerato

La Dda aveva invocato la condanna a 10 anni ed 8 mesi di reclusione. Torna libero dopo oltre un anno di cella

Vincenzo Inquieto non faceva parte del clan dei Casalesi. Si è concluso con un'assoluzione il processo al vivandiere del boss Michele Zagaria, già condannato per favoreggiamento per aver ospitato 'Capastorta' all'interno della sua abitazione di via Mascagni a Casapesenna dove venne arrestato il 7 dicembre 2011. 

La sentenza è stata pronunciata nella serata di martedì dal gip Luca Battinieri del tribunale di Napoli che ha accolto il toto le richieste dei difensori di Inquieto, gli avvocati Nicola Marino e Sergio Cola. Inquieto è stato assolto per la sua partecipazione al clan dei Casalesi dal 2015 al 2018 con formula piena mentre per il periodo precedente il giudice ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere in quanto già coperta da precedente giudicato per favoreggiamento. Il pm della Dda Maurizio Giordano aveva chiesto la condanna a 10 anni ed 8 mesi di reclusione. 

Il giudice ha anche disposto la scarcerazione per Inquieto, ristretto in carcere dall'ottobre del 2019. L'imputato ha assistito alla lettura del dispositivo in videocollegamento dalla casa circondariale di Reggio Calabria dove si trovava recluso. 

Secondo la Dda, Inquieto, 52 anni, avrebbe avuto un ruolo attivo nel clan, sia coadiuvando il boss Zagaria nel mantenere rapporti con l'esterno durante la latitanza sia nel reimpiegare i capitali del clan dei Casalesi nel settore dell'edilizia in Romania insieme al fratello Nicola (condannato in primo grado a 16 anni di reclusione). 

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