La Moro 'accende' la memoria delle vittime delle mafie | LE FOTO
Le testimonianze di Matilde Noviello e Filiberto Imposimato commuovono gli alunni
Franco Imposimato, Domenico Noviello. Storie diverse eppure legate da un tragico destino comune. Il primo, maddalonese, ucciso nel 1983 per una vendetta trasversale contro suo fratello, il giudice Ferdinando Imposimato che in quegli anni stava istruendo processi importanti contro la Banda della Magliana ed i gruppi terroristici. Il secondo, da Castel Volturno, venne ammazzato dal clan dei Casalesi per il suo rifiuto di sottostare al racket della camorra. Due eroi moderni, due vittime della mafia.
Ed il loro ricordo è stato celebrato nell'auditorium dell’Istituto Comprensivo "Aldo Moro" di Maddaloni in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Un incontro, svolto in collaborazione con l’associazione Libera di Maddaloni, con chi ha pagato le conseguenze più drammatiche di quei tragici eventi. I ragazzi dell'istituto comprensivo, guidato dalla dirigente scolastica Ione Renga, hanno vissuto una mattinata in compagnia delle testimonianze di Matilde Noviello, figlia di Domenico Noviello, e di Filiberto Imposimato, figlio di Franco Imposimato.
L’evento, affidato nell’organizzazione alla professoressa Anna Grazia Nettuno, referente alla Legalità, è stato rivolto agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado. La Dirigente scolastica ha introdotto l’evento, sottolineando l’impegno continuo dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro per la Legalità. Gli ospiti hanno poi offerto la loro toccante testimonianza agli allievi, suscitando in essi spunti di riflessione e momenti di commozione. Al termine, la responsabile di Libera di Maddaloni, Ada Pisante, insieme a Matilde Noviello e a Filiberto Imposimato, ha effettuato l’accensione simbolica della fiaccola della Memoria, donandola alla scuola, come testimone dell’impegno per la Legalità.
