La Corte d'Appello ribalta la sentenza a carico del dirigente Pd
Cadono le accuse di violenza sessuale e maltrattamenti. Condannato ad un anno ed otto mesi di carcere per stalking
Assolto dall’accusa di violenza sessuale e maltrattamenti, con la condanna ad un anno ed otto mesi solo per stalking. E’ questa la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli a carico di Giovanni Cusano, 63 anni di Ruviano, dirigente provinciale del Pd, che in primo grado era stato condannato a 7 anni e 9 mesi.
Cusano era stato condannato in seguito alla denuncia di una sua ex dipendente dell’Hotel City su viale Carlo III a San Nicola la Strada. La ragazza lo aveva accusato di averla chiusa a chiave per ore in un appartamento di via Aeroporto a Capua, laddove l’avrebbe picchiata e, successivamente l’avrebbe violentata all’interno del suo albergo. La ragazza raccontò di aver iniziato una relazione con Cusano, ma i problemi sono iniziati quando lei avrebbe voluto interrompere la relazione. A quel punto sarebbe stata anche minacciata di diffondere loro foto e video nell’intimità e di volersi recare a casa della donna per svelare la relazione al marito di lei. Cusano, secondo la denuncia della ragazza, si sarebbe recato persino a scuola del figlio di lei dicendo di essere il padre; avrebbe importunato il marito della donna e inondato la sua ex amante di messaggi WhatsApp e telefonate cercando un contatto in maniera ossessiva non rassegnandosi alla fine della relazione.
Dopo la condanna in primo grado, vi è stato il ricorso in Appello presentato dagli avvocati Agostino Imposinato e Carlo De Stavola che è stato accolto, in larga parte, dai giudici napoletani che lo hanno assolto dalle accuse più gravi ed hanno confermato la pena per lo stalking.