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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Portico di Caserta

Stalking e violenza sessuale: arrestato il fratello del boss

Ai domiciliari Mario Bifone per le condotte persecutorie e lo stupro dell'ex moglie

Minacce di morte, percosse ed anche un episodio di violenza sessuale nei confronti della ex moglie. Per questo motivo i carabinieri della stazione di Macerata Campania, guidati dal comandante Baldassarre Nero, hanno arrestato Mario Bifone, 54enne di Portico di Caserta, e fratello di Antonio, Alfredo e Nicola Bifone, ras di camorra proprio nel comprensorio di Portico di Caserta.

Mario Bifone, finito stamattina agli arresti domiciliari, è gravemente indiziato dei delitti di stalking (atti persecutori), violenza sessuale aggravata e tentata violenza privata. La misura rappresenta l'epilogo di una serrata attività investigativa, svolta dai carabinieri di Macerata Campania, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nata dalla denuncia della parte offesa, la moglie di Bifone.

In particolare, si è riscontrato che Bifone, dopo la fine del matrimonio, aveva attuato, nei confronti della moglie e del nuovo "compagno" della donna, condotte reiterate di violenza e minaccia (anche di morte), cagionando in essi un grave e perdurante stato di ansia e di angoscia -alimentato dall'appartenenza di Bifone alla omonima famiglia, alcuni esponenti della quale già condannati per associazione camorrista operante nel territorio di Portico di Caserta - tanto da ingenerare il fondato timore per la loro incolumità, costrìngendoli di fatto a modificare le abitudini di vita e a trasferirsi in altro Comune.

La gravita delle condotte contestate riflette svariati episodi, ricostruiti grazie alle dettagliate informazioni rese dalle persone offese, puntualmente riscontrate dall'attività investigativa. E così Bifone, al fine di conoscere il nuovo domicilio della moglie e del compagno, ha minacciato e usato violenza anche nei confronti della figlia e di un terzo soggetto, per ottenere le informazioni ricercate; in un'altra circostanza, a seguito del rientro della vittima nel comune di Portico di Caserta, il 54enne ha continuato a minacciarla e percuoterla, fino ad abusare sessualmente di lei.

Il provvedimento cautelare, emesso tempestivamente rispetto al momento della denuncia, è l'ennesima dimostrazione, da un lato, dell'importanza della denuncia delle persone offese di tal genere di delitti; e, dall'altro, la testimonianza che Polizia Giudiziaria e Autorità Giudiziaria sono fortemente e professionalmente impegnate nelle attività di indagine finalizzate alla prevenzione e repressione dell'odioso fenomeno della "violenza di genere".

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