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Cronaca

Botte alla compagna davanti al figlioletto, l'arrestato nega tutto

Il 30enne ha rispondo alle domande del giudice durante l'interrogatorio

Ha risposto a tutte le domande del giudice negando ogni addebito il 30enne di Caserta A.B. finito in carcere nei giorni scorsi con l’accusa di violenze e maltrattamenti ai danni della compagnia. Accompagnato dall’avvocato Massimo Garofalo, l’uomo ha deciso di rispondere alle domande del giudice che ha firmato l’ordinanza di arresto, scaturita dalle indagini della polizia. Le indagini sono partite dopo la denuncia della vittima nel luglio 2018. Nel corso delle verifiche, la polizia ha accertato che la vittima aveva subito per anni violenza fisica e psicologica, violenza che si scatenava soprattutto quando il 30enne non aveva il denaro per comprare sigarette o sostanze stupefacenti di cui faceva frequente uso.Le aggressioni fisiche e verbali si verificavano alla presenza del loro figlio minorenne che spesso aveva crisi di pianto. La donna, per molto tempo, ha preferito non denunciare tutte le aggressioni subite per paura di una reazione violenta del compagno nei suoi riguardi e nei riguardi del figlioletto. L'episodio più allarmante si è verificato lo scorso mese di febbraio, allorquando la vittima è stata minacciata di morte con un coltello dal compagno, riuscendo, con uno stratagemma, a rifugiarsi poi in Questura per chiedere aiuto. Da quel momento la donna ha intrapreso un percorso di fuoriuscita dalla spirale di violenza che la aveva avvinta per anni, determinandosi a denunciare. L’avvocato difensore ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà istanza per ottenere gli arresti domiciliari.

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