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Cronaca Casapulla

Schiaffi ai bambini, abbreviato per le maestre e la dirigente della scuola

La Procura respinge le richieste di patteggiamento. Oltre 40 genitori parte civile nel processo

Dopo l’estate c'è chi tornerà in aula per l'inizio dell'anno scolastico e chi dovrà fare, invece, ingresso in un'aula di tribunale. Comincerà, infatti, a settembre, a pochi giorni dall'avvio dell'anno scolastico il processo con rito abbreviato a carico di Francesca Merola, Valeria Eliseo ed Anna Lucia Spina, rispettivamente la direttrice e le due insegnanti dell'istituto scolastico "Piccole Pesti" di Casapulla, in cui, secondo la Procura si compivano maltrattamenti ai danni dei piccoli alunni.

44 genitori parte civile nel processo

Nel corso della prima udienza dinanzi al giudice per l'udienza preliminare Pasquale D’Angelo, si sono costituiti parti civili (rappresentati dai legali Carlo De Stavola, Elisabetta Carfora, Luigi Tecchia, Domenico Pigrini,Francesco Fabozzi, Vincenzo Russo,Luca Di Caprio) i 44 genitori dei 29 piccoli alunni vessati e maltrattati tra le mura della "scuola degli orrori”, così come è stata ribattezzata dopo l’indagine. Nella prima metà del mese di settembre ci saranno le discussioni dei pm Carmen D'Onofrio e Armando Bosso. Per due delle imputate (Spina ed Eliseo) i magistrati hanno rigettato le richieste di patteggiamento. La direttrice e le due insegnanti difese dagli avvocati Giuseppe Stellato, Gennaro Ciero, Antonio Treppiccione e Angelo Santoro sono ritenute responsabili dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere di episodi sistematici di violenza fisica e psicologica nonché di gravi omissioni nella cura ed assistenza dei piccoli alunni loro affidati tanto da ingenerare in loro uno stato di timore e paura.

Le telecamere piazzate nella scuola

L'attività d'indagine ebbe inizio nel mese di settembre 2021 per poi concludersi nel febbraio 2022 con l'emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari per le tre imputate a cura dei carabinieri della stazione di San Prisco a seguito di una segnalazione dei genitori di una delle alunne dell'asilo lager che raccontò quanto accadesse nel plesso. I militari attraverso le intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché l'installazione di telecamere all'interno dell'istituto comprensivo riuscirono a cristallizzare i sistematici episodi di violenza perpetrati sui piccoli alunni.

Schiaffi ai ‘ribelli’: alcuni scaraventati giù dalle brandine

Venivano colpiti con schiaffi  e pugni in diverse parti del corpo, venivano tirati loro capelli o orecchie, venivano trascinati con forza per le braccia nei vari locali della scuola per esser messi in punizione, venivano scaraventati giù dalle brandine durante il riposo pomeridiano, venivano sollevati e lasciati cadere a terra o sbattuti con forza sui seggioloni. Venivano imboccati con forza durante il pranzo anche tra i conati di vomito ed i pianti ed imboccati vicendevolmente con lo stesso cucchiaio. Le tre insegnanti oltre ai maltrattamenti omettevano anche le più semplici regole di igiene e non solo durante i pasti o nella cura dei piccoli che venivano lasciati per ore tra le feci o sporchi di urina.

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