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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Maddaloni

Traffico illegale di rifiuti, i fratelli Ventrone ricorrono al Riesame

Coinvolti in una maxi inchiesta con altre dieci persone

E’ stato presentato ricorso al tribunale del Riesame per i fratelli di Maddaloni Pietro e Luciano Ventrone, rimasti coinvolti nella inchiesta della Squadra Mobile di Milano sul traffico illegale di rifiuti dal Sud al Nord, scattata dopo il rogo doloso in una discarica dell’hinterland del Capoluogo lombardo. L’avvocato Gennaro Iannotti, che assiste i due manager dei rifiuti, ha presentato l’istanza per entrambi i germani che sono attualmente agli arresti (il primo in carcere, il secondo ai domiciliari).

Con loro sono rimasti coinvolti Aldo Bosina (il titolare di Ipb Italia Srl, la società che aveva in gestione il capannone della Bovisasca e che aveva trasformato quello stesso sito in una discarica abusiva), Mauro Zonca, amministratore di diritto dell'azienda, Giancarlo Galletti, direttore dello stabilimento, l'autista Valentino Bosini, Massimo Sanfilippo e Colombo Joskwa, altri due imprenditori amministratori di società del settore.  Sono state invece messe ai domiciliari altre quattro persone (tra cui Luciano Ventrone).

I dodici, stando a quanto accertato dalle indagini dei carabinieri del Noe e della polizia, sono tutti imprenditori e autotrasportatori in qualche modo legati alla discarica abusiva di via Chiasserini a Milano, distrutta la sera del 14 ottobre da un devastante incendio che aveva fatto scattare l'allarme inquinamento sotto la Madonnina. Nelle fiamme quella notte erano andate in fumo 13mila tonnellate di rifiuti illegali, quasi tutta plastica, che lì in realtà non dovevano esserci. Quell'immondizia, che era nascosta da tre container sistemati in verticale, avrebbe creato una montagna di rifiuti alta cinque metri se distribuita su un intero campo di calcio.

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