Il vento sradica un pino storico della Reggia di Caserta
Al via gli accertamenti dell'Università per comprendere le cause
Le forti raffiche di vento che hanno sferzato Caserta nella giornata di lunedì hanno provocato il crollo di un pino nel giardino inglese della Reggia. E' la stessa direzione del Monumento a renderlo noto.
Nella giornata di ieri l'allerta vento aveva indotto la direzione a chiudere temporaneamente il "museo verde" per motivi di sicurezza. E purtroppo uno degli alberi monumentali è venuto giù. "La fragilità del patrimonio vegetale del Complesso vanvitelliano, essenza viva e come tale anche sottoposta a un naturale ciclo biologico, è oggetto da due anni di approfonditi studi e verifiche - fanno sapere dalla direzione del plesso - Dopo la nomina di un agronomo, la rimozione e il recupero delle alberature in un approccio sostenibile, la predisposizione del piano di gestione triennale, i trattamenti sanitari urgenti (come quelli per la cocciniglia dei pini), con l’importante collaborazione del Dipartimento di Agraria di Portici dell'Università Federico II di Napoli e del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell'Università di Bologna Alma Mater Studiorum, sono stati avviati da circa sei mesi interventi, che andranno avanti per i prossimi tre anni, per la salvaguardia degli esemplari arborei di pregio con sondaggi e indagini sui singoli alberi del doppio viale di lecci (Quercus ilex) che costeggia la via d’acqua, sulle alberature monumentali e sui tappeti erbosi e praterie. Un lavoro immane se si pensa alle dimensioni del Parco Reale e ai cambiamenti climatici e dei contesti ambientali in corso".
L'albero crollato al suolo "non verrà rimosso nell'immediato poiché nelle prossime settimane gli esperti delle due Università effettueranno controlli e verifiche per comprendere la cause dello schianto. Tutta l'area sarà sottoposta ad accertamenti. Ci scusiamo per eventuali disagi ma possiamo assicurare che è massimo il nostro impegno per salvaguardare il nostro prezioso patrimonio vegetale e al contempo garantire la sicurezza dei nostri visitatori", concludono.
