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Cronaca Capodrise

Usura ed estorsione, il Riesame conferma gli arresti di zio e nipote

Le vittime, marito e moglie, hanno perso un immobile

Confermata la custodia cautelare in carcere per Domenico Rossetti, 66 anni di Capodrise, e suo nipote Raffaele, 48 anni, accusati di usura ed estorsione, anche mediante l'utilizzo del metodo mafioso.

E' stata questa la decisione della Decima Sezione del Riesame del Tribunale di Napoli che ha validato l'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti dei due indagati difesi dagli avvocati Angelo Raucci, Antonio Pota e Pietro Nardi.

Dalle indagini svolte dalla compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise è stato possibile ricostruire alcune condotte estorsive ed usuraie che gli indagati avrebbero posto in essere ai danni di una coppia di coniugi facendo ricorso a forme di intimidazione basata sulla spedita del nome del clan dei Belforte.

La restituzione coattiva dei singoli prestiti sarebbe avvenuta attraverso la sottrazione con violenza e minaccia di un immobile posto a garanzia del debito contratto. Debito che si aggirava sui diecimila euro a fronte della garanzia usuraia pari al 120% del valore dell'immobile richiesto. Immobile poi venduto a terzi in buona fede con diritto di opzione.

L'attività investigativa delle fiamme gialle partì dalla denuncia di uno dei due coniugi 'taglieggiati' e tramite i riscontri tecnici i finanzieri sono riusciti a ricostruire il quadro indiziario a carico dei due congiunti di Capodrise.

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