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Cronaca Piedimonte Matese

Usura ed estorsione, sentenza per un 68enne

Venne denunciato da un imprenditore e sua moglie: l'Appello conferma il giudizio di primo grado

Usura ai danni di un imprenditore e di sua moglie. Era questa l'accusa per la quale è stato assolto in Appello Ruggiero Di Pietro, 68enne di Piedimonte Matese. La Corte di Appello di Napoli - Terza Sezione Penale - Presidente Eugenia Del Balzo - ha confermato la sentenza assolutoria emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per i reati di usura ed estorsione.

A denunciarlo era stato un noto imprenditore e sua moglie i quali lo avevano accusato di averli sottoposti ad usura per centinaia di migliaia di euro e di estorsione per averli costretti a svendere un capannone di loro proprietà. Avverso la sentenza assolutoria di primo grado avevano proposto appello sia il pubblico ministero del Tribunale Sammaritano Guarriello (che in primo grado aveva invocato la condanna a 6 anni dell'imputato) e sia le parti civili.

La Corte di Appello di Napoli in accoglimento delle richieste del difensore di Di Pietro, l'avvocato Alberto Martucci, ha dichiarato inammissibile l’impugnazione del pm ed ha rigettato l’appello delle parti civili condannando altresì queste ultime al pagamento delle spese processuali.

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