Racket della pubblicità ed usura: 5 condanne
Il tribunale ha inflitto dai 15 ai 2 anni a carico degli imputati
Cinque condanne per il pizzo dei gadget pubblicitari e l'usura ai danni di un'impresa di onoranze funebri.
E' stata questa la sentenza emessa dalla terza sezione penale - collegio B presieduto dal giudice Maria Alaia - che ha condannato Francesco Mastroianni, 60 anni di Recale, a 12 anni di reclusione; Andrea Mastroianni, 40 anni di Castel di Sasso, a 11 anni di reclusione; Luigi Noia, 56 anni di Recale, a 15 anni e 8 mesi di reclusione; Michele Mastroianni - difeso dall'avvocato Nello Sgambato - 47 anni di Recale, a 3 anni e 2 mesi di reclusione a fronte di una richiesta di condanna di 12 anni; Luigi Lazzerotti, 44 anni di Recale, a 2 anni di reclusione.
Il collegio giudicante ha inoltre inflitto come pene accessorie l'intedizione perpetua dai pubblici uffici per Francesco Mastroianni, Andrea Mastroianni e Luigi Noia, mentre è stata disposta l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni per Michele Mastroianni. La sentenza è arrivata nel pomeriggio di oggi.
Il pubblico ministero della Dda D'Alessio aveva invocato nel corso della sua requisitoria 15 anni per Noia; 12 anni ciascuno per Andrea e Michele Mastroianni; 10 anni per Luigi Lazzarotti, e 7 anni per Francesco Mastroianni. Nell'ambito della stessa inchiesta venne coinvolto anche Silverio D'Aria che ha rimediato 4 anni e 4 mesi con rito abbreviato. Nel collegio difensivo sono stati impeganti gli avvocati Vincenzo Russo, Nicola Marino, Nello Sgambato ed Enzo Domenico Spina.